Scozia, secondo Diageo la carenza idrica è all’orizzonte: colpa del cambiamento climatico

Il cambiamento climatico potrebbe costringere la Scozia a fare i conti con una preoccupante carenza idrica.

Scozia, secondo Diageo la carenza idrica è all’orizzonte: colpa del cambiamento climatico

Pare che la Scozia si stia dirigendo in tutta fretta verso una situazione di preoccupante carenza idrica – una delle numerose cortesie del cambiamento climatico: questo il sunto di quanto dichiarato nella giornata di lunedì 3 ottobre da Ivan Menezes, amministratore delegato di Diageo PLC (DGE.L), multinazionale inglese tra le più importanti nel settore delle bevande alcoliche; che nel corso del suo intervento alla conferenza Reuters Impact ha sottolineato come la gravità minaccia ambientale in Scozia sia di fatto dipendente dal successo ottenuto nel resto del mondo nel limitare i danni del cosiddetto global warming, partendo con il raggiungimento di un aumento di temperature non superiore al limite dei 1,5 gradi Celsius.

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“Ci sono scenari in cui potremmo vedere lo stress idrico in Scozia” ha commentato Menezes. Catastrofismo? Forse: quel che è certo è che, solamente quest’estate, i cittadini scozzesi hanno avuto il (dis)piacere di osservare come i loro vicini inglesi stessero soffrendo una delle peggiori ondate di siccità di sempre, con la sorgente del Tamigi di fatto ridotta a un cumulo di aridi banchi sabbiosi. D’altro canto, è anche ovvio che la conservazione delle risorse idriche sia un punto particolarmente prioritario per Diageo, che consuma una gran quantità di acqua: come ha spiegato lo stesso Menezes, la società vede gli sforzi ambientali come “veramente fondamentali per la sua salute a lungo termine”.