Siccità, il Piemonte ha finito le riserve d’acqua: “Dobbiamo salvare ogni litro”

La morsa della siccità non sta lasciando scampo al Piemonte, che ha praticamente terminato le riserve d'acqua.

Siccità, il Piemonte ha finito le riserve d’acqua: “Dobbiamo salvare ogni litro”

Nel corso delle ultime settimane vi abbiamo più volte raccontato di come, di fatto, la morsa della siccità stia stringendo con particolare ferocia le regioni del Nord Italia – Piemonte, Lombardia e Veneto in particolare. Nello specifico, la prima di queste in particolare è stata indicata dagli esperti come la regione più colpita in assoluto, tanto che diversi tratti piemontesi del fiume Po sono perfino stati invasi da un’alga aliena che favorisce i climi tropicali. I guai non finiscono certo qua, però: lo stesso assessore all’Ambiente del Piemonte, Matteo Marnati, ha infatti recentemente preso la parola per comunicare ai cittadini che “le riserve sono finite”.

africa siccità

“L’acqua che sta scendendo oggi sui bacini idroelettrici è acqua glaciale” spiega Marnati “cioè che è dovuta purtroppo allo scioglimento dei ghiacciai per l’innalzamento dello zero termico, quindi non è una bella notizia: arriva acqua, ma stiamo perdendo le riserve”. Una situazione tutt’altro che rosea, insomma. Per tentare di tamponare l’emergenza in corso, il Piemonte ha intenzione di mettere in campo un “Piano Marshall per l’acqua”, con investimenti globali che – stando a quanto dichiarato da Marnati – fino al 2026 sfiorano il miliardo di euro. “Finora in Piemonte sono stati fatti circa duemila interventi con le autobotti” ha continuato a spiegare ” ma ora ci sono tanti turisti, e in alcune aree la situazione sta precipitando. Fino a fine luglio abbiamo chiesto al Governo 7,6 milioni di euro di danni. Ora rifaremo il punto, ma sicuramente ci vorrà qualche milione specifico per le autobotti, perché spostare l’acqua costa”.

Importante notare, per di più, che la rete idrica locale presenta gravissimi problemi di inefficienza, con il 33% in media di dispersione – una percentuale che nei contesti dei comuni montani arriva addirittura a sfiorare il 60%. “Chiederemo per questo un ulteriore stanziamento di fondi all’interno dello Stato di emergenza, perché i costi aumentano” ha concluso Marnati. “L’Alessandrino è in forte difficoltà, il Torinese nella media, il Cuneese abbastanza buono, l’Astigiano ha le performance migliori”.