Siccità: la Protezione Civile ipotizza il razionamento diurno dell’acqua

Ancora siccità: Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, non esclude che si possa arrivare anche al razionamento diurno dell'acqua.

Siccità: la Protezione Civile ipotizza il razionamento diurno dell’acqua

Si parla nuovamente di siccità. Perché se in un comune in provincia di Bologna il sindaco, per risparmiare acqua, ha pensato bene di vietare ai parrucchieri di fare il secondo lavaggio di capelli ai clienti, ecco che il capo della Protezione Civile pensa più in generale e non esclude un possibile razionamento diurno dell’acqua.

Fabrizio Curcio ha spiegato a Sky Tg24 che la siccità sta minacciando le colture agricole e, per tale motivo, non si esclude il fatto che in alcune aree d’Italia si possa arrivare a razionare l’acqua di giorno. Tutto dipende dai segnali metereologici delle prossime settimane. E riflette sul fatto che ci sarà di sicuro un momento in cui l’acqua arriverà, solo che lo farà tutta insieme.

siccità

Per questo motivo la Protezione Civile sta lavorando per stabilire i parametri di questo stato di emergenza: non appena avranno stabilito le misure da adottare, verrà proclamato lo stato di emergenza idrico.

Secondo Curcio questo stato di emergenza nasce anche dal fato che, nel corso degli ultimi anni, l’acqua piovana è dimezzata a causa dei cambiamenti climatici. Anche con le nevicate non siamo andati bene: si è avuto il 70% di neve in meno. Il tutto ha contribuito a ridurre la portata di fiumi e laghi, con il Po ridotto dell’80%. Si parla dunque di una situazione generalizzata di carenza di risorse idriche, con annesso aumento del rischio incendi: rispetto all’anno scorso gli incendi già scoppiati sono più del doppio, ma sono anche sei volte di più rispetto al 2020.