Siccità, la Regione Marche richiede lo stato di emergenza

La Regione Marche ha richiesto ufficialmente la dichiarazione dello stato di emergenza per far fronte alla minaccia della siccità.

Siccità, la Regione Marche richiede lo stato di emergenza

La Regione Marche ha inoltrato ufficialmente al Dipartimento nazionale della Protezione civile “la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza per l’intero territorio regionale”: il documento, a firma dell’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi e su mandato del presidente Francesco Acquaroli, è stato redatto a fronte del recente peggioramento della morsa della siccità e contiene tutte le relazioni richieste da parte dei Comuni e degli ATO sulle effettive criticità presenti sul territorio regionale, con particolare attenzione alle spese e agli interventi sostenuti per fronteggiare la crisi idrica in atto.

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Nello specifico, le autorità regionali indicano situazioni particolarmente difficili soprattutto nella provincia di Pesaro Urbino e in quella di Ascoli Piceno, che si trovano a fare i conti con l’approvvigionamento di acqua idropotabile: mentre la provincia di Macerata è minacciata da una serie di situazioni di disagio soprattutto nelle aree di montagna, dove occorre trovare una soluzione urgente all’approvvigionamento idrico per gli animali – una situazione, quella dei pascoli di montagna, che in alcune zone d’Italia ha perfino costretto gli allevatori a scendere a valle con grande anticipo. Il conto da saldare per far fronte alla crisi idrica, nel frattempo, continua a gonfiarsi: “Si parla di circa 700 mila euro di spese straordinarie da parte dei Comuni e di circa 5,5 mln di euro da parte degli Ato” spiega la Regione ” oltre a circa 10 mln di euro, sempre da parte di questi ultimi, da destinarsi a interventi strutturali in prospettiva”.

Come accennato, al di là delle singole criticità già elencate, la richiesta riguarda l’intero territorio regionale: la raccomandazione delle autorità, nel frattempo, rimane quella di “limitare il consumo di acqua, evitando gli sprechi”