Soia: il 90% di quella che mangiamo è nascosta in alimenti insospettabili

Lo sapevi che il 90% della soia che mangiamo si trova in realtà nascosta in alimenti insospettabili? Ecco il perché.

Soia: il 90% di quella che mangiamo è nascosta in alimenti insospettabili

Secondo una ricerca del WWF, il 90% della soia mangiata dai cittadini europei è nascosta in alimenti insospettabili. La maggior parte delle persone, infatti, la mangia ogni giorno in pratica senza rendersene conto (cosa di cui le persone allergiche alla soia ringraziano sentitamente).

Il WWF, infatti, ha scoperto che il 90% della soia mangiata non è l’ingrediente di una ricetta, come per esempio accade con la salsa di soia o il tofu. Il suo consumo, infatti, è prettamente indiretto ed è causato dalla sua presenza nei mangimi per gli animali. Bovini, maiali, polli e tacchini, infatti, vengono tutti nutriti con mangimi contenenti alte percentuali di soia (è un alimento ricco di proteine).

A causa dell’aumento del consumo di carne, pesce, latticini e uova a livello mondiale, ecco che sono aumentate anche le coltivazioni e i campi di soia, soprattutto nel Sud America, il tutto, però, danneggiando foreste e savane, con perdita della biodiversità e grave impatto sui cambiamenti climatici.

Pianta soia

Fra il 2019 e il 2020 il raccolto mondiale di soia si è attestato su 340 milioni di tonnellate e il 75% di tutta la soia prodotta viene destinata alla produzione dei mangimi animali. Andando a guardare nello specifico in Italia, ecco che importa dall’estero il 90% della soia usata per produrre i mangimi.

Secondo quanto calcolato dal WWF, il consumo medio di soia all’anno è di 60,6 kg di cui circa 55 kg (quindi più del 90%) deriva dal consumo di alimenti di origine animale e derivati che sono stati nutriti a suon di soia. Per contro, l’uso diretto della soia come ingrediente per la nostra alimentazione si ferma a 3,5 kg all’anno.

Inoltre, in alcuni casi, come succede per il pollo e il salmone, la quantità di soia usata nei mangimi è praticamente pari a quella del cibo finale prodotto. Basta guardare i numeri: per produrre 100 grammi di salmone d’allevamento sono necessari 95 grammi di soia, mentre per produrre 100 grammi di petto di pollo sono necessari 96 grammi di soia. Per il maiale la percentuale è del 40%, ma anche formaggi e latte in polvere vengono prodotti alimentando i bovini con la soia.