Spreco alimentare, ecco l’Etichetta Consapevole per sensibilizzare sulle scadenze dei prodotti

L'Etichetta Consapevole è uno strumento che mira a interpretare correttamente la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro", riducendo così lo spreco alimentare.

Spreco alimentare, ecco l’Etichetta Consapevole per sensibilizzare sulle scadenze dei prodotti

Mio padre mi ha sempre detto che il naso sta sopra le labbra perché così, quando stai per mangiare qualcosa di andato a male, hai modo di accorgertene prima ancora di metterlo in bocca. Ecco, fondamentalmente il principio che muove l’Etichetta Consapevole è proprio questo: voler incoraggiare i consumatori a utilizzare i propri sensi prima di gettare un prodotto, sensibilizzandoli allo stesso tempo verso una corretta interpretazione della dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” e riducendo infine lo spreco alimentare.

Spreco alimentare cibo

“Preferibilmente” parola chiave: la dicitura in questione è un consiglio, ma non dovrebbe mai essere giudice finale del nostro consumo – e sicuramente non dovrebbe scavalcare il giudizio ben più saldo dei nostri sensi. A tal proposito, si stima che l’errata lettura di questo suggerimento contribuisca a circa il 10% dello spreco alimentare a livello europeo e, considerando che il 74% degli italiani vorrebbe fare di più per limitare lo spreco tra le mura domestiche, il cominciare a usare occhi, naso e perfino la bocca potrebbe essere un ottimo inizio. No, non ci siamo messi a dare i numeri di punto in bianco: è quanto emerge da uno studio redatto del centro di ricerca statistico Epinion, i cui risultati sono poi stati divulgati da Too Good To Go, che di fatto si fa promotore dell’Etichetta Consapevole.

L’iniziativa, ormai presenti in 12 dei Paesi Eu in cui opera l’app sopracitata, mira anche ad aggiungere la dicitura più specifica “Spesso buono oltre”. Nel solo 2021 si stima che l’Etichetta Consapevole abbia portato all’immissione nel mercato di più di 10 milioni di prodotti, e l’obiettivo per il 2022 è di continuare su di questa direzione arrivando a un totale di 50 milioni riportati sugli scaffali.