Starbucks salvata dall’Ue: non dovrà pagare 30 milioni al fisco olandese

Secondo la Corte di giustizia europea non vi è stato un vantaggio fiscale indebito per Starbucks dopo l'accordo fiscale concesso dal governo olandese.

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La Corte di giustizia europea salva incredibilmente Starbucks dal pagamento di 30 milioni al fisco olandese, con una sentenza importante e che è destinata a far discutere, in cui l’UE si è sostanzialmente espressa a favore della celebre catena di caffè americana.

Il motivo del contendere, risalente ad alcuni anni fa, era un accordo fiscale concesso dal governo olandese a Starbucks, che la Commissione europea, nel 2015, aveva valutato come illegittimo aiuto di Stato, sostenendo che la società avesse usufruito di “un vantaggio fiscale indebito”, nell’ordine di circa 30 milioni, e chiedendone dunque la restituzione per mancato gettito fiscale.

Secondo il tribunale che oggi ha ribaltato quell’ipotesi, invece,, “la Commissione europea è stata incapace di dimostrare l’esistenza di un vantaggio a favore di Starbucks”. Quindi, niente 30 milioni al fisco Olandese, e Starbucks può continuare a dormire sonni più sereni. Una decisione che, fa notare il Sole 24 Ore, pone alcuni dubbi sull’operato della commissaria alla concorrenza nella Commissione Juncker Margrethe Vestager, che si è battuta contro gli accordi fiscali concessi alle grandi multinazionali nei diversi Paesi europei, cercando di limitare e scovare i comportamenti illeciti ma, come sembra da quest’ultima sentenza, non sempre agendo al netto di errori.

[Fonte: Il Sole 24 Ore]

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