Stati Uniti, Walmart accusato di razzismo: dovrà risarcire un uomo con 4,4 milioni di dollari

Walmart è stato obbligato a risarcire un cliente con ben 4,4 milioni di dollari per un'accusa di razzismo.

Stati Uniti, Walmart accusato di razzismo: dovrà risarcire un uomo con 4,4 milioni di dollari

Walmart dovrà risarcire Michael Magnum, un uomo di colore, con ben 4,4 milioni di dollari nel contesto di una causa per racial profiling – o, azzardando una traduzione, per molestie razziste. Ma riavvolgiamo un poco il nastro: stando a quanto dichiarato dallo stesso Magnum un dipendente di un punto vendita della nota catena di vendita al dettaglio aveva preso a spiarlo mentre stava acquistando una lampadina per frigorifero. Lo stesso dipendente, Joe Williams, si sarebbe poi avvicinato a Magnum ordinandogli di lasciare il negozio – una richiesta a cui il nostro protagonista si è chiaramente opposto sostenendo di non aver fatto nulla di male. A questo punto (sempre stando a quanto raccontato dall’accusa), Williams ha spiegato al cliente che, se questi non se ne sarebbe andato, avrebbe chiamato la polizia dicendo loro che Magnum aveva minacciato di colpirlo.

sconto supermercato

Importante notare, tuttavia, che quando il dipendente ha cercato di contattare la sicurezza ha semplicemente parlato di una persona che stava rifiutando il congedo, ma che quest’ultima non era né violenta né sembrava aver assunto droghe o alcol: Williams ha poi spiegato al personale che Magnum avrebbe dato di matto dopo averlo visto passare negli immediati paraggi. Gli avvocati di Magnum, in questo senso, hanno poi confermato che gli agenti non si sono approcciati con violenza al loro cliente, e addirittura hanno segnalato ai dirigenti del punto vendita in questione che Williams era solito contattare la polizia per cause futili. L’incidente, in ogni caso, si concluse con un manager che spiegava a Magnum che il negozio aveva subito “grandi perdite” a causa di furti, come a giustificare quanto successo.

Tutto quanto vi abbiamo raccontato avvenne nell’ormai lontano marzo del 2020, ma come accennato la causa si è risolta solo recentemente con la sentenza che vede Walmart obbligato a risarcire Magnum. “Non tolleriamo la discriminazione” ha commentato Randy Hargrove, direttore senior per le relazioni con i media nazionali per Walmart, facendo riferimento a quanto successo. “Riteniamo che il verdetto sia eccessivo e non sia supportato dalle prove. Il signor Mangum non è mai stato fermato da Walmart: ha interferito con i nostri associati mentre stavano eseguendo le operazioni di sorveglianza, e poi si è rifiutato di andarsene nonostante questo gli fosse stato chiesto ripetutamente dal nostro personale. Stiamo esaminando le nostre opzioni, comprese le mozioni post-processo”.