Stop alle infiltrazioni mafiose nel settore alberghiero e della ristorazione: l’esempio di Padova, Abano e Montegrotto

Padova, Abano e Montegrotto Terme sottoscrivono un protocollo per la prevenzione dell'infiltrazione mafiosa nel settore turistico alberghiero, ed è già un passo avanti il riconoscere il problema.

Stop alle infiltrazioni mafiose nel settore alberghiero e della ristorazione: l’esempio di Padova, Abano e Montegrotto

Il Territorio delle Terme Euganee è in un momento di fondamentale crescita e trasformazione: il comparto del turismo termale sta venendo rilanciato con monumentali ristrutturazioni delle vecchie attività ricettive, e corposi investimenti anche internazionali, una situazione che presta il fianco a potenziali infiltrazioni criminali.

Da qui l’idea dei tre sindaci di Padova, Abano e Montegrotto Terme di sottoscrivere un protocollo d’intesa per innalzare il livello della prevenzione antimafia nei settori turistico-alberghiero e della ristorazione.

“Un’arma strategica fondamentale”

ristorante dehors

“Il protocollo siglato tra Abano Terme, Montegrotto Terme e Padova non è semplicemente un documento burocratico: è un’arma strategica fondamentale per proteggere l’integrità del nostro prezioso tessuto economico e sociale”, così spiega Riccardo Mortandello, sindaco di Montegrotto Terme.

L’accordo prevede il coinvolgimento di Prefettura, Comuni e forze dell’ordine che svolgeranno controlli incrociati per mantenere sotto controllo le autorizzazione per le nuove attività, subappalti e gare pubbliche, e faranno verifiche sui finanziamenti e, in generale, in tutti i passaggi più a rischio di infiltrazioni mafiose.

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Prosegue Mortandello: “sono pienamente consapevole che questo protocollo arriva in un momento assolutamente strategico per il nostro territorio. Stiamo vivendo una fase di trasformazione epocale del comparto alberghiero, con investimenti milionari da parte di operatori internazionali destinati alla riqualificazione di importanti strutture dismesse. È proprio questa ricchezza economica straordinaria e il clima di sicurezza che caratterizza la nostra zona a renderci un territorio particolarmente appetibile, ma al tempo stesso potenzialmente vulnerabile ai tentativi di penetrazione della criminalità organizzata”.

Il protocollo è già in vigore, e il monitoraggio è già iniziato: sono previste riunioni periodiche, per valutare l’efficacia delle attività ed eventualmente aggiornarle e implementarne di nuove.

“La legalità non è negoziabile. La protezione del nostro territorio è una responsabilità che assumiamo con orgoglio e determinazione totale. Questo protocollo ci dà gli strumenti per dire no a chi vuole inquinare la nostra economia sana e trasparente” conclude perentorio il sindaco di Montegrotto.