Storia di un divorzio: il sommelier di Gordon Ramsay se ne va dopo ventun anni di servizio

James Lloyd, sommelier di Gordon Ramsay per ben ventun anni, ha deciso di lasciare il ristorante dello chef.

Storia di un divorzio: il sommelier di Gordon Ramsay se ne va dopo ventun anni di servizio

Ventuno anni di servizio – la carriera di James Lloyd è inevitabilmente legata al Restaurant Gordon Ramsay, celebre locale con tre stelle Michelin dell’omonimo chef di origini scozzese. Eppure, con un annuncio che ci pare francamente improvviso, Lloyd ha deciso di abbandonare la sua posizione di sommelier capo e con essa il locale di Ramsay entro la fine della settimana in corso. Il tutto è stato presentato al pubblico con un semplice ma accorato post su Instagram pubblicato sul profilo personale dello stesso Lloyd, che ha scritto una lunga didascalia accompagnandola a una foto risalente agli inizi della sua carriera nel mondo del vino.

Gordon Ramsay saluta il suo sommelier: i motivi dell’addio

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I toni del post, come accennato in apertura di articolo, sono inevitabilmente quelli emozionati di un addio che segue una lunga relazione. “Il mio viaggio nel settore dell’ospitalità è iniziato 25 anni fa, nel 2022, quando è stata scattata questa foto” si legge nella didascalia scritta da Lloyd, in riferimento alla sopracitata immagine del nostro protagonista da giovane. “Ero commis sommelier al Restaurant Gordon Ramsay: quel viaggio ha subito scossoni che mi hanno proiettato in un mondo per il quale non ero sicuramente preparato, ma che ho adorato e nel quale, grazie ai grandi mentori che mi hanno seguito, sono riuscito a crescere”.

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Poi, spolverati i ricordi, ecco il momento dell’annuncio: “Tuttavia, 21 anni dopo aver varcato per la prima volta quelle famose porte in Royal Hospital Road, lascerò il ristorante e il settore dell’ospitalità, pur rimanendo nel mondo del vino”. Qui il primo indizio sul futuro dell’ormai ex sommelier di Gordon Ramsay: il suo non è un addio in particolare al locale dello chef scozzese, ma più in generale al mondo della ristorazione. Voglia di cambiare aria, necessità di affrontare nuove sfide, urgenza di intavolare e inseguire nuovi sogni e progetti – chiamatela un po’ come vi pare, insomma.

Lloyd continua poi, secondo la prassi degli addii, a ringraziare i suoi maestri e i suoi alunni, i clienti del ristorante (“alcuni dei quali sono diventati miei grandi amici”, scrive) e naturalmente lo stesso Gordon Ramsay. “Il tuo talento e la tua perseveranza nel volere diventare il migliore è di grande ispirazione” scrive il sommelier “ed è stato un immenso piacere far parte della grande storia dei tuoi ristoranti. Come persona, la tua generosità e la tua gentilezza non conoscono limiti. Grazie”.

Lacrimoni. Se dobbiamo speculare ci pare chiaro che il divorzio non sia legato a dissapori, ma a un genuino desiderio da parte di Lloyd di seguire altre strade. Come accennato in precedenza, l’idea del sommelier è quella di lasciare il mondo della ristorazione, pur rimanendo nel settore del vino: che abbia intenzione di mettere radici e aprire o rilevare una cantina?