Storico viticoltore friulano lascia l’azienda in eredità ai dipendenti

Piero Pittaro, storico viticoltore friulano, è mancato lo scorso 24 marzo: le sue ultime volontà sono di lasciare l'azienda in eredità ai dipendenti.

Storico viticoltore friulano lascia l’azienda in eredità ai dipendenti

“Francamente pensavamo che scherzasse”: dalle parole di Stefano Trinco, enologo, presidente della Doc Fruili e, da quarant’anni a questa parte, braccio destro di Piero Pittaro dell’omonima cantina friulana, emerge un’emozione che sa di commossa sorpresa. Il motivo? Semplice: Pittaro, scomparso all’età di 89 anni lo scorso 24 marzo, ha lasciato in eredità a Trinco e agli altri dipendenti l’intera azienda.

In altre parole sono nove in tutto, compreso lo stesso Trinco, i nuovi proprietari della storica Vigneti Pittaro: stando a quanto lasciato trapelare sarà compito loro, nel futuro prossimo, costituire una nuova società con tutti i crismi di legge, assegnare le poltrone (e le responsabilità che vi si accompagnano, beninteso) e infine proseguire nel dare valore al marchio e alla visione di Pittaro stesso.

Da dipendente ad amministratore delegato: il caso di Pittaro

vino

“Sorpresa”, abbiamo scritto in apertura di articolo, e a buona ragione: ci viene da pensare che, con ogni probabilità, nessuno dei nostri protagonisti si sarebbe effettivamente aspettato di leggere di un così importante passaggio del testimone dal nero su bianco del testamento. Numeri alla mano, la Vigneti Pittaro estende i propri filari su di una superficie complessiva di 85 ettari ed è forte di una produzione che si tiene sulle 300 mila bottiglie l’anno. La selezione delle etichette è ricca di spumanti, bianchi e rossi fermi; ma a onore del vero l’azienda è conosciuta anche e soprattutto per le bolle: lo stesso Piero Pittaro, infatti, assieme al noto vignaiolo friulano Girolamo Dorigo, fu il primo a introdurre il metodo classico nella produzione locale di spumante.

Le donne degustano vino con più cuore? La produttrice al Corriere Le donne degustano vino con più cuore? La produttrice al Corriere

Anche considerando tutto questo, però, dobbiamo ammettere che parlare di “sorpresa” è, per un certo verso, piuttosto improprio: pare che Pittaro stesso, infatti, avesse reso note le proprie intenzioni a più riprese. “Quando facevamo qualche controllo nei vigneti o le prove in cantina” ricorda Trinco ai colleghi della stampa locale, “ci diceva, ogni tanto in lingua friulana, Us lassi dut a vualtris (“lascio tutto a voi”), ma francamente pensavamo che Piero scherzasse“.

Ebbene, Piero non scherzava. “Con questo gesto” prosegue Trinco “ha confermato la coerenza che lo ha contraddistinto per tutta la sua vita: premiava sempre chi riteneva meritevole e amava trasmettere la bellezza e la perfezione dei nostri prodotti”. Una domanda, però, non può che sorgere spontanea: e la famiglia? Pittaro ha di fatto lasciato una moglie, una figlia, due nipoti e un pronipote che, stando ad alcune indiscrezioni riprese da La Repubblica, starebbero valutando un contrattacco.