Sugar tax rinviata al 2022

Entrerà in vigore il 1 gennaio 2022 l'imposta sulle bevande zuccherate prevista dalla Legge di Bilancio 2020: ecco chi deve pagare e quanto.

Sugar tax rinviata al 2022

La tassa sulle bevande analcoliche zuccherate, altrimenti detta Sugar Tax anche se non riguarda le merendine ma solo le bibite, entrerà in vigore il 1 gennaio 2022, e non più il 1 luglio 2021. Introdotta sulla carta dalla Legge di Bilancio 2020, insieme alla plastic tax, era già stata rinviata una prima volta al 2021. In ogni caso è già stato individuato, dal ministero dell’Economia e Finanza, l’ambito di attuazione e i soggetti che dovranno predisporre gli adempimenti.

Si tratterà di una imposta che ammonta a 10 euro per ettolitro, nel caso dei prodotti finiti; nel caso invece di polveri o altri elementi solidi che si trasformano in bevande tramite diluizione, la tassa è di 0,25 euro per chilogrammo. A quali bevande si applica? Tutte le bibite che abbiano le due caratteristiche di essere analcoliche, e zuccherate; per la precisione, dice la legge: “i prodotti finiti e i prodotti predisposti per essere utilizzati come tali previa diluizione, rientranti nelle voci NC 2009 e 2202 della nomenclatura combinata dell’Unione Europea, condizionati per la vendita, destinati al consumo alimentare umano, ottenuti con l’aggiunta di edulcoranti e aventi un titolo alcolometrico inferiore o uguale a 1,2% in volume […] per edulcorante si intende qualsiasi sostanza, di origine naturale o sintetica, in grado di conferire sapore dolce alle bevande”.

Infine: chi è tenuto a pagare la Sugar Tax? Bisogna distinguere a seconda del luogo in cui è prodotta la bevanda: se in Italia, deve pagare il fabbricante e il soggetto che effettua il condizionamento, o il soggetto per conto del quale le bevande edulcorate sono ottenute dal fabbricante o dall’esercente l’impianto di condizionamento. Se il prodotto proviene dall’estero ma da paesi Ue, l’acquirente. Se infine viene da paesi extra-Ue, l’importatore.

[Fonte: Foodweb]