Supermercati, la Norvegia vuole “sbirciare” quello che acquistano i suoi cittadini

SSB ha ordinato alle principali catene di supermercati norvegesi NorgesGruppen, Coop, Bunnpris e Rema 1000 di condividere tutti i dati delle loro ricevute con l'agenzia.

Supermercati, la Norvegia vuole “sbirciare” quello che acquistano i suoi cittadini

La Norvegia vuole “sbirciare” nel carrello della spesa dei suoi cittadini. E lo farà sempre attraverso il suo Statics Norway (SSB), ente statale che si occupa della raccolta, produzione e comunicazione di statistiche relative ad economia, popolazione e società a livello nazionale, regionale e locale. Insomma, in Norvegia (ma non solo) lo Stato sa dove vivi, quanto guadagni e cosa c’è sulla tua fedina penale. E ora vuole sapere anche dove i cittadini fanno gli acquisti e cosa comprano.

SSB ha ordinato alle principali catene di supermercati norvegesi NorgesGruppen, Coop, Bunnpris e Rema 1000 di condividere tutti i dati delle loro ricevute con l’agenzia. Anche Nets, il processore di pagamento responsabile dell’80% delle transazioni, dovrà fornire dati. “Un collegamento tra una transazione di pagamento effettuata con una carta di debito e una ricevuta di generi alimentari consente a SSB di collegare una transazione di pagamento e una ricevuta per oltre il 70% degli acquisti di generi alimentari”, ha affermato SSB.

Scontrino spesa

SSB afferma di essere alla ricerca di un modo meno dispendioso in termini di tempo per raccogliere e analizzare le statistiche sui consumi delle famiglie in relazione a temi come la politica fiscale, l’assistenza sociale e gli assegni familiari. Nel 2012 migliaia di famiglie norvegesi hanno annotato ciò che avevano acquistato in un opuscolo cartaceo. SSB afferma che il sondaggio è stato dispendioso in termini di tempo e soggetto a errori.

Tuttavia, sia i difensori della privacy che gli stessi settori del commercio al dettaglio non sono soddisfatti della proposta. Marchi come Many, Kiwi, Joker, Deli de Luca, Spar, Mix e altri – controllati dal colosso alimentare NorgesGruppen – faranno ricorso contro la decisione di tracciare gli acquisti dei clienti e chiederanno indicazioni all’Autorità norvegese per la protezione dei dati.