Svelate la posizioni 100-51 della World’s 50 Best Restaurants: la new entry più alta è italiana

Svelate le prime 50 posizioni della 50 Best Restaurants, con alti e bassi per la rappresentanza italiana.

Svelate la posizioni 100-51 della World’s 50 Best Restaurants: la new entry più alta è italiana

Come da tradizione 50 Best, la prima metà della classifica dei ristoranti, quella delle posizioni dalla cento alla cinquantuno, è stata svelata, con sapiente colpo di teatro e gestione dell’attenzione, con giusto un paio di settimane di anticipo. La presentazione delle prime cinquanta posizioni avverrà dal vivo in quel di Las Vegas il prossimo cinque giugno, ma la guida sponsorizzata da San Pellegrino e Acqua Panna fornisce già qualche spunto interessante sul lavoro dei suoi 1080 esperti tra chef, giornalisti di settore e foodies che ogni anno compongono con i loro voti la classifica.

Gli italiani in classifica

Norbert-Niederkofler

La performance italiana di questa prima metà della lista è caratterizzata da alti e bassi. Bene per Norbert Niederkofler, evidentemente in stato di grazia, che dopo essersi visto attribuire tre stelle Michelin in un solo colpo col suo Atelier Moessmer a Brunico, sembra essere amato anche dalla academy di 50 Best, piazzandosi come new entry più alta al cinquantaduesimo posto. È appena sotto il connazionale Le Calandre di Massimiliano Alajmo, che però non ha molto da festeggiare vista la “retrocessione” (le virgolette sono d’obbligo) nella seconda metà della classifica scendendo dalla quarantunesima posizione alla cinquantunesima. Nessuna traccia degli altri italiani residenti in Top 50, Riccardo Camanini del Lido 84, Niko Romito del Reale, Uliassi, Enrico Crippa di Piazza Duomo per i quali è lecito immaginare, scaramanzie a parte, che li ritroveremo nella metà più alta, sparito invece Enrico Bartolini con la sua ammiraglia tristellata milanese al Mudec, l’anno scorso alla posizione ottantacinque: per lui ci sarà l’uscita dalla top 100 o una scalata di più di trenta posti? Lo scopriremo live da Las Vegas.

Europa e resto del mondo

La classifica 51-100 comprende dodici nuove aggiunte che provengono da undici città diverse, da Berlino a Mumbai, fino a Seoul e Sidney, includendo ristoranti localizzati in tutti e sei i continenti, con tredici ristoranti asiatici, ventitre europei, sei nordamericani, cinque sudamericani, e una referenza ognuno. per Medio Oriente, Africa e Oceania.

La nazione più rappresentata è la Francia, tra i cui rappresentati spiccano il Ceto di Mauro Colagreco (No. 85) e Alléno Paris Au Pavillon Ledoyen (No.79) a Parigi. La Germania vanta un totale di quattro ingressi in classifica, tra cui Ernst (No.75) e Tantris (No.88), entrambi a Monaco. Sono tre i ristoranti spagnoli nella classifica: Enigma (No.59) a Barcellona,
Aponiente (No.72) a El Puerto de Santa Marìa e Mugaritz (No.81) a San Sebastián.

William Drew, direttore editoriale di The World’s 50 Best Restaurants, esprime grande soddisfazione: “La classifica completa di quest’anno è una vera e propria rappresentazione della gastronomia globale, con ristoranti situati in sei continenti, siamo entusiasti di vedere così tanti nuovi ingressi dai nomi interessanti che stanno lasciando il segno nel mondo della ristorazione. Congratulazioni vivissime a tutti i ristoranti e team presenti nella classifica di quest’anno; non vediamo l’ora di celebrare insieme i loro successi alla cerimonia di premiazione del mese prossimo a Las Vegas.”