Svizzera, c’è carenza di pizzaioli qualificati

In Svizzera, tra le conseguenze dell'imperversare della pandemia, c'è anche una grande carenza di pizzaioli qualificati.

Svizzera, c’è carenza di pizzaioli qualificati

Se siete pizzaioli in cerca di lavoro, potreste prendere in considerazione l’idea di mandare il Curriculum Vitae in Svizzera: qui, infatti, pare esserci una grande carenza di personale qualificato dovuta all’esodo di italiani ritornati in patria durante il corso della pandemia.

Pizza

Pandemia che, di fatto, sta continuando, con il risultato che molti dei lavoratori in questione ancora non sono tornati nei rispettivi locali. E se è vero che questo è un fenomeno generale, che sicuramente impatta la maggior parte dei settori, pare che abbia colpito particolarmente le pizzerie, tanto che i proprietari delle attività hanno preso a chiedere ai propri dipendenti se hanno parenti in Italia disposti a lavorare per loro. Parenti italiani che, si capisce, arriverebbero già formati: un dato assolutamente non trascurabile, se consideriamo che in Svizzera una scuola in grado di formare pizzaioli (per ora) manca.

Abbiamo trascinato nella storia il sistema scolastico non a caso: Rudi Bindella Jr, gestore di una pizzeria in Svizzera, ha infatti annunciato di star collaborando con alcune aziende italiane per fondarne una, ma il progetto è ancora in cantiere. Anche una volta ultimato, inoltre, bisognerebbe attendere che gli studenti si formino, mentre la crisi di personale è un problema attuale. Va detto però che una possibilità di formazione in questo ambito in Svizzera c’è già, e più precisamente in Ticino: qui, infatti, gli aspiranti pizzaioli possono frequentare un corso dalla durata di 24 giorni, seminati tra settembre e marzo, che si conclude con il conferimento di Diploma cantonale di pizzaiolo. E la formazione non è solamente teorica: gli studenti candidati, infatti, devono aver svolto almeno un anno di pratica in pizzeria.