Svizzera: scorte di cibo e di acqua, pubblicato il vademecum in caso di conflitto nucleare

La Svizzera spiega alla popolazione come comportarsi nel malaugurato caso in cui l'invasione russa in Ucraina si trasformi in un conflitto nucleare.

Svizzera: scorte di cibo e di acqua, pubblicato il vademecum in caso di conflitto nucleare

“Non succede ma se succede…”: la Svizzera – storicamente Paese molto previdente -si porta avanti con il lavoro e pubblica un vademecum ufficiale con le istruzioni sulle scorte di cibo e acqua e sui rifugi antiatomici in caso di guerra nucleare.

Evidentemente, l’attacco russo della scorsa notte alla centrale nucleare di Zaporizhzhya ha preoccupato anche gli Elvetici, che hanno deciso di dare qualche istruzione ordinata alla popolazione, che male non fa, pur confermando che attualmente non ci si trova in una situazione tale perché sia necessaria l’assunzione di misure di emergenza.

Nella nota informativa diramata dalla Confederazione svizzera si spiega che il Paese ha a disposizione per la popolazione circa 365mila rifugi, privati e pubblici, con un totale di circa nove milioni di posti. Insomma, ci starebbe l’intera popolazione svizzera, in caso di conflitto nucleare. Nel malaugurato caso di un conflitto, gli Svizzeri sarebbero allertati tramite sirene, e istruiti sui comportamenti da adottare tramite la radio e l’applicazione Alertswiss, che le autorità invitano a installare sul proprio smartphone.

nucleare

Per quanto riguarda le scorte di emergenza, l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (Ufae) invita a tenere circa nove litri di acqua per persona e alimenti che siano sufficienti per circa una settimana di tempo e a lunga conservazione. È raccomandato anche l’approvvigionamento dei medicinali più importanti. Insomma, la Svizzera si prepara, perché anche in un caso catastrofico vorrebbe uscirne in maniera ordinata e puntuale. E noi?