Tabacco: Philipp Morris investirà 100 milioni nella filiera italiana

Philip Morris e il MIPAAF trovano l'intesa per un accordo che porterà all'investimento di 100 milioni nella filiera del tabacco italiano.

Tabacco: Philipp Morris investirà 100 milioni nella filiera italiana

Rinnovato anche per il 2022 l’accordo tra Philip Morris Italia e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) circa gli impegni per la promozione della filiera del tabacco italiano: una firma che di fatto porta all’investimento di ben 100 milioni di euro da parte della compagnia a stelle e strisce per il sostegno e il supporto della coltivazione di tabacco Burley e Virginia Bright, di cui l’Italia è leader europeo in termini di volumi prodotti.

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Un investimento che, di fatto, si rivolge direttamente a un migliaio di imprese distribuite nei territori di Umbra, Campania, Veneto e Toscana, e che promuove un approccio sostenibile che declina l’integrazione della faccia agricola e di quella industriale della filiera. Si tratta, citando le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni, del raggiungimento di un’intesa importante “che dà prospettive alla filiera tabacchicola nazionale, con un impegno economico significativo della multinazionale per i prossimi anni”. Un’intesa che, per l’appunto, pone al centro dell’attenzione l’urgenza di garantire sostenibilità economica: la stessa Philip Morris stima infatti che l’investimento in questione andrà a generare “un impatto occupazionale stimato – tra diretto, indiretto e indotto –  di 9.500 persone e un impatto economico  – tra diretto, indiretto ed indotto – di 77 milioni di euro”.

“È la migliore risposta alle aspettative dei nostri produttori. ottenuta grazie all’impegno di Coldiretti e Ont” ha continuato Morroni “che aggiunge un tassello importante alle iniziative per il futuro della filiera del tabacco, realizzando entrambi gli obiettivi prioritari, quello della sostenibilità e quello della continuità e certezza di investimenti attraverso accordi pluriennali. L’auspicio è che l’esempio di Philip Morris possa essere seguito anche da altre realtà impegnate in questi giorni sul fronte del mantenimento e del rilancio della filiera tabacchicola italiana”.