Tasse sulle mance: il governo le azzererà (ma davvero le pagavamo?)

Che bello, il governo azzera le tasse sulle mance. Già, giusto, ma chi ha mai pagato le tasse sulle mance?

Tasse sulle mance: il governo le azzererà (ma davvero le pagavamo?)

Come ha deciso di risolvere il governo di Giorgia Meloni il problema relativo alla carenza di personale nei settori della ristorazione e del turismo? Non certo quello di garantire ai lavoratori un salario minimo, sarebbe stato troppo facile (e giusto). E neanche quello di garantire contratti di lavoro con orari decenti, straordinari e affini, no. Il governo ha deciso di tagliare le tasse sulle mance.

Cosa che, a dirla così, potrebbe sembrare bella, ma che ha la medesima utilità del voler togliere l’IVA su pane, pasta e latte, ovvero nessuna (misura che è poi saltata). Se nel caso di pane, pasta e latte togliere l’IVA avrebbe significato per una famiglia italiana risparmiare ben 27 euro all’anno (non vi sentite già ricchi ricchi?), ecco che togliere le tasse alle mance non servirebbe a nulla in quanto chi ha mai pagato le tasse sulle mance?

Tasse sulle mance? E da quando?

camerieri

La proposta arriva dal nuovo ministro del Turismo, Daniela Santanchè, proposta che è pure stata approvata, la trovate nell’articolo 14 della bozza della legge di Bilancio. In pratica dal 1 gennaio 2023 le mance verranno tassate al 5%, con alquiota agevolata rispetto a quanto accade ora. Idea originale? Non proprio, in Francia già a settembre hanno deciso di detassare tutte le mance pagate con bancomat (o carte di credito e affini).

Solo che, quando hanno fatto la proposta, si devono essere dimenticati che qui siamo in Italia, non in Francia. I nostri cugini d’oltralpe, infatti, hanno sì eliminato del tutto la tassazione sulle mance, ma si sono anche ricordati di alzare il salario minimo a 11 euro l’ora.

Ma cosa ben più grave, chi ha fatto e approvato questa legge, si è scordato che di solito in Italia non vengono lasciate mance ai camerieri in quanto si paga già il coperto (in Francia il coperto non c’è). Quindi, esattamente, ridurre le tasse su una cosa che non esiste, come potrebbe agevolare i lavoratori del settore?

Anche ipotizzando che qualcuno in Italia dia una mancia ai camerieri (siate onesti: quando è stata l’ultima volta che lo avete fatto?), di solito la si dà in contanti direttamente al cameriere o si mettono gli spiccioli del resto negli appositi barattoli che si trovano vicino alla cassa (praticamente “in nero”). Quando mai avete dato una mancia qui da noi pagandola col bancomat? A dire il vero, la nuova norma prevede la detassazione anche delle mance date in contanti, ma abbiamo già visto che le suddette mance qui in Italia in pratica non vengono conteggiate nello scontrino.

Forse una cosa del genere potrebbe funzionare nel settore della ristorazione e del turismo di lusso, ma non certo nella pizzeria sotto casa. Quindi in pratica, il governo ha nuovamente varato una norma che, all’atto pratico, non servirà assolutamente a nulla.