Teresa Bellanova, chi è il nuovo ministro delle Politiche Agricole

Chi è Teresa Bellanova, nuovo ministro delle Politiche Agricole (Partito Democratico), che succede al leghista Gian Marco Centinaio.

Teresa Bellanova, chi è il nuovo ministro delle Politiche Agricole
Teresa Bellanova, classe 1958, renziana, è il nuovo ministro delle Politiche Agricole. Oggi pomeriggio il premier Conti ha sciolto la riserva accettando l’incarico di formare la nuova squadra di ministri per formare il nuovo esecutivo.
Per quanto riguarda le Politiche Agricole, il nuovo nome del premier Conte è Teresa Bellanova (Pd) che succede al leghista Gian Marco Centinaio. Classe 1958, brindisina, la renziana Teresa Bellanova ha iniziato alla fine degli anni ’70 la sua carriera da sindacalista come coordinatrice regionale di Federbraccianti. Nel 2006 è poi entrata in Parlamento fra le liste dell’Ulivo, per poi partecipare alla costituente del PD dello stesso anno. Nel 2013 è poi stata eletta alla Camera e poi nominata sottosegretario di Stato nel governo Renzi del 2014, per poi diventare, nel 2016, viceministro dello Sviluppo economico: carica che ha mantenuto sia durante il governo Renzi che in quello di Gentiloni.
Nei mesi scorsi la Bellanova aveva difeso la legge sul caporalato scagliandosi senza mezzi termini contro l’ex ministro del lavoro (ora degli Esteri) Luigi Di Maio, da oggi suo alleato nel nuovo governo. “Inquietante, non trovo altre parole. Che un ministro del Lavoro scelga di fare campagna elettorale in questo modo, attaccando una norma che punta a tutelare il lavoro, i lavoratori e le lavoratrici, le imprese sane, la qualità in agricoltura, lo trovo gravissimo. Ancor più grave se confronto quanto affermato domenica con gli impegni assunti nel corso degli Stati generali del settembre scorso, in grande pompa magna, o con quanto detto non oltre un anno fa, dopo gli incidenti mortali proprio nel foggiano dove trovarono la morte prima quattro poi dodici lavoratori immigrati. Invece di moltiplicare ispettori e controlli Di Maio parla di revisione e sburocratizzazione“, aveva detto la Bellanova.
[Fonte: Il Sole 24 Ore]