Perché Amatrice ha querelato Charlie Hebdo

Il Comune di Amatrice attraverso l'avvocato Mario Cicchetti ha decisio di sporgere denuncia contro il settimanale satirico francese Charlie Hebdo per le vignette pubblicate dopo il terremoto

Perché Amatrice ha querelato Charlie Hebdo

Diffamazione aggravata. L’avvocato Mario Cicchetti, in qualità di legale del Comune di Amatrice, colpito dal sisma del 24 agosto, ha deciso di sporgere denuncia per diffamazione aggravata e vilipendio delle vittime presso il tribunale di Rieti.

Oggetto le vignette pubblicate dal settimanale satirico francese Charlie Hebdo nel numero del 31 agosto, realizzate dal disegnatore Felix, che ritraevano i feriti del sisma sporchi di sangue e diverse persone sepolte da strati di pasta.

Il settimanale satirico aveva rappresentato le vittime del sisma in modo tale da somigliare a noti piatti della tradizione culinaria italiana con questa didascalia ad accompagnava la vignetta: “Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”.

Secondo l’avvocato del municipio laziale “Si tratta di un macabro, insensato e inconcepibile vilipendio delle vittime di un evento naturale, la critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile sia in Italia che in Francia, ma non tutto può essere “satira” e in questo caso le due vignette offendono la memoria di tutte le vittime del sisma, le persone che sono sopravvissute e la città di Amatrice“.

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La pubblicazione delle vignette incriminate su Charlie Hebdo aveva provocato reazioni opposte accese sui social. L’hashtag #JeSuisCharlie era stato rimpiazzato da #JeNeSuisPasCharlie tra l’indignazione dei più, ma pure il sostegno di chi rivendica la libertà di stampa anche per la satira.

[Crediti | Link: La Stampa]