Torino, Acqua Fonte Essenziale con insetti: Ferrarelle risponde

A Torino una cliente lamenta la presenza di insetti nella ghiera del tappo di una bottiglia di acqua Fonte Essenziale. Ferrarelle risponde spiegando il motivo della loro presenza.

Torino, Acqua Fonte Essenziale con insetti: Ferrarelle risponde

A Torino una cliente ha lamentato la presenza di insetti vivi nell’acqua Fonte Essenziale e la Ferrarelle ha spiegato il perché sia successo. La segnalazione è arrivata a Il Fatto Alimentare: la cliente ha riferito che in una bottiglia di acqua minerale Fonte Essenziale (marchio che appartiene a Ferrarelle spa), ha trovato degli insetti nell’anello di chiusura del tappo (la ghiera del tappo in pratica). Aprendo la bottiglia, non solo l’acqua aveva un odore strano, ma alcuni insetti sono finiti dentro la bottiglia. La cliente ha poi controllato le altre bottiglie e ha scoperto che anche in quelle c’erano degli insetti, sempre e solo nell’anello di chiusura.

Ovviamente la cliente ha subito avvertito sia l’Asl che la Ferrarelle: l’azienda produttrice ha ritirato le bottiglie per le verifiche del caso. Ferrarelle, poi, ha risposto spiegando cosa potesse essere successo. Fonte Essenziale è un’acqua minerale che viene imbottigliata direttamente presso la sorgente dello stabilimento di Darfo Boario, tramite un impianto tecnologico di ultima generazione, automatizzato e che non prevede alcun contatto con l’esterno durante il processo di imbottigliamento.

Ciascun lotto di produzione è formato da centinaia di migliaia di bottiglie che vengono immesse sul mercato dopo i preposti controlli aziendali. Le analisi effettuate sul lotto incriminato non hanno messo in luce nessun tipo di irregolarità. Quando è accaduto, probabilmente, è imputabile a fatti avvenuti all’esterno della bottiglia. Verosimilmente c’è stato uno stoccaggio non adeguato da parte o del rivenditore o del consumatore, visto che gli insetti si trovano tutti all’esterno, in corrispondenza della ghiera del tappo.

Si tratta dunque di eventi eccezionali che possono accadere quando i prodotti vengono conservati all’aperto, in ambienti rurali o in condizioni non consone a causa del clima secco e delle elevate temperature.

Questo è quanto dichiarato da Ferrarelle, sarebbe interessante, però, sapere anche cosa abbia da riferire l’Asl a cui è stato riferito il problema.

[Crediti | Il Fatto Alimentare]