Torino, bar accusato di razzismo: niente caffè al ragazzo di colore, “Vuoi una banana?”

A Torino è finito nella bufera un bar accusato di razzismo: il titolare avrebbe detto a un ragazzo di colore che non gli avrebbe dato il caffè, proponendogli invece una banana.

Torino, bar accusato di razzismo: niente caffè al ragazzo di colore, “Vuoi una banana?”

Andiamo a Torino: qui il bar Senzafronzoli, noto locale gay sito sul Lungo Dora, è finito nella bufera a causa di alcune accuse di razzismo. Testimoni sostengono, infatti, che il titolare si sia rivolto a un ragazzo di colore con queste parole: “Non te lo do il caffè, se vuoi ti do un banana. O vuoi due banane?”.

Tutto è successo domenica. Il battibecco è scoppiato fra Alex Bonsignore, il titolare del locale e un ragazzo di colore che era seduto nel dehors. Secondo Alessandro Agostinelli, fondatore dell’associazione I Do e testimone della scena, il titolare avrebbe detto al ragazzo che non gli avrebbe dato il caffè, chiedendogli poi se volesse una banana. O due.

senzafronzoli

Mentre scoppiava la lite, sul posto sono intervenute tre pattuglie della polizia. Alessandro ha spiegato che ha cercato di avvicinarsi ai contendenti spingendo la sua sedia a rotelle, il tutto per cercare di spiegare a chi intervenuto che il ragazzo si era offeso a causa delle parole razziste che gli erano state rivolte. Solo che nessuno lo ha ascoltato e ha così deciso di rivelare come fossero andati i fatti sui social. E conclude che la cosa ironica di tutta la faccenda è che la domanda “Vuoi una banana?” riesce a essere offensiva sia per un africano che per un gay.

Tuttavia il titolare del locale non ci sta e nega con veemenza di aver pronunciato quella frase. Nella sua versione dei fatti, il ragazzo era seduto a un tavolino del dehors con i piedi sulla sedia. Quando si è avvicinato per prendere l’ordine, gli ha chiesto di ricomporsi e di sedersi meglio. Visto che però il ragazzo non voleva consumare nulla, lo ha invitato ad alzarsi e ad allontanarsi. Mentre il titolare tornava verso il bar, ecco che il ragazzo lo avrebbe inseguito, trattenendolo per il polso e dandogli del razzista.

Il titolare ricorda di non aver reagito alla provocazione e di essersi messo a discutere con il ragazzo fino a quando non è arrivata la polizia. Sottolinea, poi, che la stessa situazione era accaduta due giorni prima, ma questa volta con una ragazza bianca: si era seduta nel dehors in maniera irrispettosa e anche lei era stata allontanata per lo stesso motivo. E ricorda che il suo è un locale aperto a tutti e che anche lui fa parte di una fetta di società che viene ancora discriminata. Ha poi concluso che è evidente come il suo lavoro stia dando fastidio a qualcuno.