Torino: il nuovo mercato coperto nell’ex cinema Corso non convince tutti

A Torino verrà allestito il nuovo mercato coperto di Campagna Amica all'interno dell'ex cinema Corso. Solo che la location storica non convince tutti

Torino: il nuovo mercato coperto nell’ex cinema Corso non convince tutti

A quanto pare a Torino sorgerà un mercato coperto all’interno degli spazi dell’ex cinema Corso. Esatto, proprio così: nel palazzo storico situato fra corso Vittorio Emanuele II e via Carlo Alberto troverà spazio il nuovo mercato coperto dei produttori agricoli di Campagna Amica. Solo che non tutti sono proprio convinti della bontà del progetto.

Torino: un mercato coperto in un palazzo storico?

mercato

Al termine della ristrutturazione degli spazi, dentro al palazzo dell’ex cinema Corso sorgerà il nuovo mercato coperto di Campagna Amica con i suoi 40 banchi, le sale per i laboratori e le conferenze e gli uffici di Coldiretti Torino e Coldiretti Piemonte al piano superiore. Si tratterà di un mercato destinato alla spesa di tutti i giorni, con prodotti freschi a km 0. Saranno gli stessi agricoltori, allevatori e artigiani a portare qui le loro merci, cioè tutti coloro che hanno adottato la filosofia della vendita diretta di Campagna Amica.

Il mercato rimarrà aperto tutto il giorno, in modo da venire incontro alle esigenze anche di coloro che, a causa del lavoro, possono fare la spesa solo di pomeriggio. Non si tratterà di un mercato rionale, bensì di un mercato per tutti i torinesi. Questo mercato nelle intenzioni vuole essere un punto di incontro fra consumatori e produttori, ma non solo. Vuole anche diventare un posto di educazione alimentare, educazione alla salute e educazione ambientale.

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Fin qui tutto ok, non fosse che qualcuno ha sollevato dei dubbi: ha senso creare un mercato agricolo coperto all’interno di un edificio storico come questo? Il palazzo, infatti, venne progettato nel 1925 dall’architetto Vittorio Bonadé Bottino che lo creò insieme a Giulio Casanova. Il palazzo del cinema venne inaugurato nel 1926. Intendiamoci: non sarebbe certo il primo mercato coperto sorto all’interno di un palazzo storico.

Per esempio, a Torino abbiamo già parte del mercato di Porta Palazzo che è al coperto, ma qui gli edifici vennero costruiti proprio nell’ottica di ospitare parte del mercato. E in altre città esistono già dei mercati sorti in palazzi storici. Pensiamo, per esempio, al Mercato Centrale di Livorno: la costruzione risale alla metà del XIX secolo, ma anche qui venne costruito appositamente per ospitare un mercato.

In questo caso il dubbio, più che altro, è di ordine pratico. Una zona come quella di via Carlo Alberto e corso Vittorio Emanuele, in pieno centro storico, come si organizzerà per sopportare l’aumento di traffico provocato da camion e camioncini vari che, in qualche modo, dovranno pur caricare e scaricare le merci agricole?

Ok, per i clienti ci sono i parcheggi sotto piazza Carlo Felici e quelli alla fermata della metro a Porta Nuova, ma gli agricoltori dove parcheggeranno in attesa di scaricare?

[Crediti Foto | Fondazione Torino Musei, CC BY 3.0 IT, via Wikimedia Commons]