Toscana, l’olio d’oliva “rimonta” la siccità: produzione in aumento del 10% su base annua

La produzione Toscana di olio d'oliva "rimonta" la siccità grazie alle provvidenziali piogge d'agosto, e mette a segno un rialzo su base annua.

Toscana, l’olio d’oliva “rimonta” la siccità: produzione in aumento del 10% su base annua

Dire che la produzione di olio d’oliva è reduce da una stagione facile – o anche semplicemente normale – equivarrebbe a peccare di onestà intellettuale: la morsa della siccità da una parte e l’esplosione dei costi di lavorazione e trasformazione dall’altra, infatti, hanno messo a dura prova le aziende del settore. In Toscana, tuttavia, la filiera locale è riuscita – grazie alle provvidenziali piogge di agosto – a rimontare le difficoltà e a mettere a segno un aumento della produzione stimabile tra il 10 e il 20% su base annua. Si tratta da quanto emerso dal più recente rapporto redatto dalla divisione regionale della Coldiretti e dal Consorzio di Tutela dell’olio Toscano Igp, che hanno sottolineato come, nonostante i grandi timori estivi, la produzione sarà caratterizzata da un’ottima quantità e qualità.

siccità

Attenzione, però: è importate notare che il rialzo in questione è un unicum della Regione Toscana, perché a livello nazionale la produzione segna un notevole calo del 30% condita da un’immancabile aumento dei costi in media del 50%. “La Toscana è in controtendenza” ha spiegato a tal proposito Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana. “Gli olivi si sono ripresi rapidamente, e molto bene, dopo mesi di assenza di precipitazioni e grande caldo che aveva fatto annusare una stagione disastrosa”. In altre parole, come abbiamo accennato in precedenza, a rendere possibile questa rimonta sono state soprattutto le piogge di agosto, che hanno permesso alle olive di riprendere vigore e mettere a segno una stagione di raccolta coi fiocchi.

Importante notare, infine, che la grande croce del settore continuano a essere i costi di produzione saliti alle stelle: “I rincari energetici vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più sullo scorso anno” fa sapere Coldiretti ” ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica. I costi dell’elettricità sono quintuplicati“.