Toscana, siccità e incendi mettono a dura prova gli allevamenti: “Manca il fieno per l’inverno”

Siccità e incendi mettono in ginocchio gli allevamenti in Toscana: gli allevatori sono soprattutto preoccupati per la carenza di fieno.

Toscana, siccità e incendi mettono a dura prova gli allevamenti: “Manca il fieno per l’inverno”

Siccità e incendi stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti in Toscana, lasciando gli allevatori a sperare nella solidarietà dei propri colleghi: ci stiamo riferendo a quanto capitato in quel di Cinigiano, piccolo comune in provincia di Grosseto danneggiato dal divampare di un incendio che ha distrutto 700 ettari. Le fiamme, rese particolarmente voraci dall’emergenza idrica in corso, hanno divorato completamente le scorte invernali di fieno di un allevatore locale: fortunatamente i suoi colleghi hanno organizzato una vera e propria carovana di trattori per consegnargli 25 balle e consentirgli di approcciarsi alla stagione fredda con più tranquillità.

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L’iniziativa non è passata di certo inosservata, tanto che la stessa divisione locale della Coldiretti ha elogiato la colletta definendola una dimostrazione di “concreta vicinanza ed amicizia”. La solidarietà degli allevatori, tuttavia, può fare ben poco per allentare la stretta della siccità, sempre più crudele: le scorte di fieno sono infatti decisamente inferiori alle aspettative e, come spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Grosseto, “probabilmente non saranno sufficienti per l’inverno”.

In questo contesto, dal centro di recupero equino di Montaione, Firenze, giunge un appello a procurare fieno poiché le riserve sono pericolosamente povere e i prezzi sono saliti alle stelle. “Negli ultimi 12 mesi, da luglio 2021 a giugno 2022, per i nostri animali abbiamo consumato circa 500 balloni di fieno, spendendo 17.500 euro e cioè 35 euro a ballone, ma il nostro abituale fornitore ci ha detto che non ci potrà più fornire neanche un ballone di fieno, a causa del pochissimo fieno prodotto nella nuova annata” spiega a tal proposito il presidente Sonny Richichi. “Stiamo facendo fatica a trovarne altro perché c’è una generalizzata scarsa produzione e, se lo troviamo, dalle ricerche fatte finora sembra che il prezzo sia fino al doppio di quello pagato lo scorso anno”.