Trentino, la proposta degli allevatori: “Tassa di soggiorno alle stalle in crisi”

Dalla terza commissione del consiglio provinciale - dove sono stati affrontati appunto i problemi della zootecnia - arriva la proposta-provocazione dal presidente della Federazione provinciale allevatori Giacomo Broch: destinare alle stalle trentine una parte della tassa di soggiorno.

Trentino, la proposta degli allevatori: “Tassa di soggiorno alle stalle in crisi”

Con i prezzi di materie prime ed energia alle stelle si trovano in ginocchio diversi settori produttivi, e tre questi la zootecnia italiana è uno di quelli in maggior affanno: in Trentino sono già 13 le stalle ad aver chiuso i battenti da inizio crisi.

E così dalla terza commissione del consiglio della Provincia autonoma di Trento – dove sono stati affrontati appunto i problemi della zootecnia – arriva la proposta-provocazione dal presidente della Federazione provinciale allevatori Giacomo Broch: destinare alle stalle trentine una parte della tassa di soggiorno.

In commissione si sono confrontanti Diego Collet (Confagricoltura), Paolo Calovi (Cia), Enzo Bottos, (direttore Coldiretti) e Giacomo Broch (Federazione provinciale allevatori). Secondo i rappresentanti di categorie la Giunta provinciale ha già dato aiuti importanti, ma evidentemente non basta.

Tra le misure straordinarie attivate dalla Provincia un de minimis aziendale con soglia massima di 35 mila euro. Mentre il Ministro entro settembre/ottobre interverrà mettendo sul piatto un aiuto da circa 2/3 milioni di euro.