Treviso: focolaio di Covid-19 in un’azienda agricola, morta una lavoratrice

A Treviso è scoppiato un focolaio di Voci-19 in un'azienda agricola. Una lavoratrice è morta: non si era curata nonostante i sintomi.

Treviso: focolaio di Covid-19 in un’azienda agricola, morta una lavoratrice

In provincia di Treviso è scoppiato un focolaio di Covid-19 in un’azienda agricola. Una lavoratrice è morta: nonostante i sintomi, non si era curata.

La donna, una bracciante di 48 anni, è stata ritrovata morta nel suo alloggio. Dopo aver scoperto il suo decesso, i sanitari del Suem 118 hanno eseguito un tampone scoprendo che era positiva. È così scattato il tracciamento dei contatti da parte dell’Ulss 2 trevigiana, il quale ha permesso di scoprire che altri suoi colleghi nell’azienda erano ormai stati contagiati.

I lavoratori positivi fanno parte di un gruppetto di braccianti agricoli stagionali provenienti dalla Romania. Erano giunti nei giorni scorsi in Valdobbiadene per partecipare alla vendemmia in un’azienda vitivinicola della zona. È risultato che nessuno di loro era stato vaccinato (ma non era richiesto anche il Green Pass per i braccianti stranieri stagionali?).

vigneto

Inoltre nessuno ha spinto la donna deceduta a curarsi non appena ha iniziato a manifestare i sintomi da Covid-19. Venerdì, però, le sue condizioni si erano aggravate ed ecco che così era stato finalmente chiamato il 118. Ma era troppo tardi.

Tuttavia, grazie all’intervento del 118, è stata salvata una collega e compagna di stanza: 45 anni, anche lei era positiva al tampone e sintomatica. È stata subito ricoverata in terapia intensiva a Treviso.

Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl trevigiana, ha dichiarato che stanno monitorando attentamente la situazione, vista anche la gravità dei casi di questo cluster. Il direttore ha ricordato a tutti quanto sia importante non sottovalutare i sintomi, segnalandoli subito ai sanitari in modo che possano impostare una terapia il prima possibile.

Benazzi ha poi rivolto un appello a tutte quelle comunità, fra cui i Paesi dell’Est, in cui finora hanno aderito in pochi alla campagna di vaccinazioni: di Covid si muore e anche non in età avanzata, “vaccinarsi è fondamentale, per proteggere noi stessi e chi ci sta vicino”.