Trovato un accordo tra banche e commercianti: meno commissioni per i micropagamenti col Pos

Buone notizie anche per il settore della ristorazione: il Governo ha trovato un accordo con le banche per ridurre le commissioni per i pagamenti con il Pos sotto i 30 euro, le cosiddette micro transazioni

Trovato un accordo tra banche e commercianti: meno commissioni per i micropagamenti col Pos

Ci sono buone notizie per il settore della ristorazione (ma anche del commercio e del turismo): il Governo, fuori tempo massimo, è riuscito a trovare un accordo con le banche per ridurre le commissioni sui pagamenti con Pos al di sotto dei 30 euro. Perché la notizia è buona soprattutto per ristoranti, bar e locali in generale? Semplice: proprio nel settore della ristorazione, del commercio, del turismo e delle piccole imprese la quota di micropagamenti è più alta rispetto alla media evidenziata.

Secondo i dati rivelati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, infatti, nel 2022 il 21% delle transazioni con bancomat o carte di credito è stata di 10 euro o meno, il 32% di 15 euro o meno, mentre i pagamenti fino a 30 euro sono stati il 58%. Con una percentuale più alta proprio nel settore della ristorazione e delle piccole imprese. Inoltre pare che i pagamenti con il Pos nella ristorazione siano aumentati del 44,4% su base annua.

Calano le commissioni sulle micro transazioni

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Il Governo, l’Abi, l’Associazione dei prestatori dei servizi di pagamento, il Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe sono riusciti finalmente ad accordarsi per ridurre (non eliminare) le commissioni a carico delle piccole attività commerciali.

Il protocollo raggiunto prevede che le banche e gli operatori dei pagamenti promuovano iniziative commerciali per diminuire l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, quelle al di sotto dei 30 euro. Inoltre tali offerte dovranno essere particolarmente significative per le transazioni al di sotto dei 10 euro.

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In teoria l’accordo doveva arrivare entro il 31 marzo, ma meglio tardi che mai. L’obiettivo originale era quello di ridurre i costi delle commissioni sotto i 30 euro e azzerarle sotto i 10 euro, solo che poi ci si è resi conto che non era fattibile.

Da qui la decisione di ridurre le commissioni per i micro pagamenti al di sotto i 30 euro, con diminuzione più marcata al di sotto i 10 euro. Questo sistema aiuterà soprattutto i piccoli esercenti, quelli che hanno una soglia di fatturato di 400mila euro. Tuttavia al protocollo potranno aderire anche altre categorie di esercenti, prestatori di servizi e gestori di circuiti di pagamento se lo vorranno.

Confesercenti ha spiegato di un risultato storico: è da più i dieci anni, infatti, che si parla di abbassare il peso delle commissioni sui piccoli esercenti. E finalmente si è fatto un passo verso la giusta direzione. Anche se specifica che, per adesso, il protocollo è temporaneo e va reso strutturale.

Un dubbio però permane: si abbassano le commissioni per i micropagamenti, non è che, casualmente e contestualmente, aumenterà qualche altro canone?