Uber Eats, come è fatto il nuovo drone per le consegne

Uber Eats ha presentato il drone che utilizzerà in futuro per le sue consegne dal cielo, primi test a San Diego in estate 2020.

Uber Eats, come è fatto il nuovo drone per le consegne

Il cibo a domicilio potrebbe arrivare, in futuro, dal cielo. In occasione del Forbes Under 30 Summit, infatti, è stato presentato il drone che Uber Eats utilizzerà per le sue consegne.

Si tratta di un piccolo velivolo progettato dal team Elevate con sei eliche e una batteria grazie alla quale il drone sarà in grado di volare fino a 29 km con una sola ricarica. La caratteristica principale del drone Uber Eats è che dispone di due ali in grado di ruotare su se stesse, permettendo un decollo e un atterraggio verticale.

E il cibo dove va? Al centro si trova un apposito vano che può contenere un pasto per due persone. Il volo d’esordio è in programma per la fine dell’anno, mentre i primi esperimenti di questo nuovo tipo di consegna saranno inizialmente solo nell’area di San Diego nell’estate 2020. Questa prima fase di test sarà necessaria a Uber Eats per capire i pro e i contro di questa nuova modalità e aggiustare il tiro tramite il feedback degli utenti.

Attenzione, però: il drone non verrà utilizzato per fare una consegna completa, ma percorrerà solo una parte di un tragitto magari particolarmente complesso o lungo. Il cliente che ordina un pasto si vedrà comunque recapitare a casa il cibo dal solito corriere su due ruote, mentre sarà il rider a ritirare il pacco non al ristorante ma in una delle zone di atterraggio di questi droni.