Ucraina, Banca Mondiale: cibo ed energia aumenteranno ancora, rischiamo la stagflazione

I prezzi di cibo ed energia continueranno ad aumentare per altri tre anni, avvisa la Banca Mondiale, mentre le economie difficilmente cresceranno.

Ucraina, Banca Mondiale: cibo ed energia aumenteranno ancora, rischiamo la stagflazione

Non abbiamo ancora finito: la guerra in Ucraina, che si prevede proseguirà purtroppo ancora per un bel po’, porterà ad aumenti di prezzi su cibo ed energia per almeno altri tre anni, e ci farà rischiare la stagflazione. A prevederlo è la World Bank, la Banca Mondiale, che ha detto la sua intensificando i timori che l’economia globale si stia dirigendo verso una replica della crisi e dell’elevata inflazione degli anni ’70.

In un’analisi cupa, l’istituzione finanziaria internazionale con sede a Washington ha affermato che esiste il rischio che i costi delle materie prime in crescita fino al 2024 porti alla stagflazione, ovvero a quella situazione in cui i prezzi aumentano nonostante l’economia non cresca.

I prezzi del gas in Europa dovrebbero raddoppiare nel giro di un anno, secondo le previsioni internazionali, mentre i prezzi del carbone ci si aspetta che siano più alti dell’80%. La Banca Mondiale prevede inoltre che i prezzi del grano aumenteranno di oltre il 40% quest’anno, esercitando pressioni soprattutto sulle economie in via di sviluppo che dipendono maggiormente dalle importazioni di grano dalla Russia e dall’Ucraina.

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“Nel complesso, questo rappresenta il più grande shock sulle materie prime che abbiamo vissuto dagli anni ’70”, ha dichiarato Indermit Gill, vicepresidente della Banca mondiale. “Come allora, lo shock è aggravato da un’impennata delle restrizioni al commercio di cibo, carburante e fertilizzanti. Questi sviluppi hanno iniziato a sollevare lo spettro della stagflazione. I responsabili politici dovrebbero cogliere ogni opportunità per aumentare la crescita economica interna ed evitare azioni che possono danneggiare l’economia globale”.