Ucraina, ci sono 150 navi bloccate a Istanbul: le Nazioni Unite chiedono “misure urgenti”

Pare che ci sia un arretrato di 150 navi da ispezionare in quel di Istanbul - un "tappo" che sta rallentando le esportazioni dall'Ucraina.

Ucraina, ci sono 150 navi bloccate a Istanbul: le Nazioni Unite chiedono “misure urgenti”

“Attualmente ci sono oltre 150 navi in ​​attesa di spostarsi intorno a Istanbul” ha spiegato Ismini Palla, portavoce delle Nazioni Unite per il cosiddetto accordo sul grano. “Questi ritardi possono potenzialmente causare interruzioni alla catena di approvvigionamento e alle operazioni portuali”. Marcia indietro: cosa sta capitando? Pare che il flusso di grano e di altre derrate alimentari che dall’Ucraina attraversa le acque del Mar Nero abbia subito un forte rallentamento che ha portato alla formazione di un “tappo” di circa 150 mercantili in quel di Istanbul – un arretrato che ha spinto le Nazioni Unite a sollecitare le parti in gioco affinché adottino “misure urgenti” e ripristinare quanto prima le esportazioni.

grano

Ricordiamo, infatti, che le navi cargo in partenza o in arrivo ai porti gialloblu devono necessariamente essere ispezionate da squadre organizzate dal Centro di coordinamento congiunto (JCC) a quattro parti presso gli ancoraggi in Turchia: pare tuttavia che le operazioni di controllo abbiano subito un brusco rallentamento che, come accennato, ha portato a creare un vero e proprio arretrato, con le navi da ispezionare che si sono impilate fino a formare una linea che corre lungo l’orizzonte di Istanbul. “Le Nazioni Unite convocano le parti quotidianamente e hanno sollecitato la piena e in buona fede della partecipazione all’accordo” ha continuato Palla, sottolineando come sia necessario assicurarsi che la catena di approvvigionamento non venga interrotta.

Ricordiamo, in questo contesto, che l’accordo in questione pare sempre più fragile: la data del rinnovo è ormai dietro l’angolo, e la Russia ha minacciato di uscire dal patto se non le saranno fornite maggiori garanzie circa l’export di fertilizzanti e altri beni alimentari.