Ucraina: dopo l’attacco il Putin Pub di Gerusalemme rimane senza nome

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il Putin Pub di Gerusalemme ha ripudiato il presidente russo, e ora rimane senza nome.

Ucraina: dopo l’attacco il Putin Pub di Gerusalemme rimane senza nome

C’era una volta, nella città di Gerusalemme, il Putin Pub. Ora, però, è semplicemente rimasto “pub”. Alla notizia dell’invasione dell’Ucraina, infatti, i comproprietari del locale (entrambi di lingua russa) hanno strappato il nome del presidenthttps://www.wkyufm.org/npr-news/2022-02-28/after-russias-invasion-of-ukraine-jerusalems-putin-pub-is-now-just-named-pube russo dall’insegna all’esterno: “Questo dovrebbe essere un posto felice” ha commentato a tal proposito Leon Teterin, gestore del pub. “Non per far sentire i clienti in un posto aggressivo o connesso a qualche dittatore.”

pub

Il nome del pub, a onor del vero, non ha mai avuto a che fare con la politica, ma si trattava di un mero espediente di marketing: all’epoca della sua fondazione, infatti, Putin era candidato alla presidenza per la prima volta, e quindi il suo nome – facilmente riconoscibile – avrebbe attirato i clienti russi. Dopotutto, Israele ospita una delle comunità di lingua russe più grandi del mondo, con un più di 1 milioni di ebrei della Russia, dell’Ucraina e altri ex stati sovietici emigrati in seguito al crollo dell’Unione Sovietica. Ora, tuttavia, Teterin ha dichiarato di non poter più tollerare la vista del nome. “Tutti gli israeliani di lingua russa hanno amici o parenti di amici che vivono in Ucraina”, dice. “È orribile. La guerra non è mai una cosa buona.”

Il Putin Pub è dunque alla ricerca di un nuovo nome, ma la sua anima russa non cambia: all’interno si può ancora acquistare la Vodka Putinka, prodotta dalla distilleria statale russa, e nella carta dei cocktail spiccano il Medvedev (liquore Midori con gin, banana e Sprite) e il Chernobyl (birra, XL Energy Drink, vodka e sciroppo di granatina); mentre il barattolo delle mance porta ancora la richiesta di “Put-In some coins”. Un gruppo Facebook israeliano, nel frattempo, sta proponendo nuovi suggerimenti che possano riutilizzare le lettere dell’insegna, come Input o Put Our. Teterin, però, non ne vuole sapere, e si rifiuta di toccare ancora le lettere che compongono il cognome del presidente russo.