Ucraina, la UE potrebbe abbandonare la sostenibilità per produrre più cibo

L'Unione Europea sta considerando la possibilità di rimuovere alcuni limiti volti alla sostenibilità alimentare e alla tutela dell'ambiente, per fare fronte alla crisi produttiva e di approvvigionamento derivata dalla guerra in Ucraina.

Ucraina, la UE potrebbe abbandonare la sostenibilità per produrre più cibo

Sostenibilità addio? In tempi di guerra, e per evitare una carestia, sembra che ci sia da fare pochi gli schizzinosi: l’Unione Europea potrebbe rivedere le sue ferree regole in termini di tutela ambientale e strategie agroalimentari, allo scopo di produrre più cibo internamente. Lo ha detto il commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski: la Commissione  esaminerà nuovamente gli obiettivi delle sue principali politiche alimentari sostenibili, la strategia Farm to Fork e Biodiversity, per vedere se possono garantire la sicurezza alimentare dell’Europa con la guerra in Ucraina.

Il settore agricolo dell’UE sarà duramente colpito nelle prossime settimane poiché è stretto tra il contraccolpo delle sanzioni alla Bielorussia e alla Russia e la riduzione del commercio dall’Ucraina, che da sola rappresenta il 19% delle importazioni di grano dell’UE e il 13% delle importazioni di semi oleosi. L’aumento dei prezzi potrebbe non essere il problema principale. “A medio termine, ci sarà un effetto a catena sulla capacità di produrre cibo in Europa e altrove”, ha affermato il ministro dell’Agricoltura francese, Julien Denormandie, attuale presidente del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’UE.

“Dobbiamo tenere d’occhio gli obiettivi di queste politiche nel contesto della sicurezza alimentare”, ha detto il commissario  Wojciechowski dopo un incontro speciale con i ministri dell’Agricoltura dell’UE-27 mercoledì 2 marzo. “Non vogliamo mettere da parte queste strategie, non vogliamo metterle in discussione”, ha spiegato il commissario. “Ma ci sono altri elementi che devono essere riconsiderati, data la situazione attuale”.

grano

Denormandie ha affermato che tutti i ministri intervenuti durante la riunione speciale hanno fatto riferimento alla sovranità alimentare come a qualcosa che dovrebbe essere consolidato come una delle priorità politiche dell’UE. La Commissione ritiene che il conflitto in Ucraina colpirà i paesi in modo diverso. I Paesi Bassi, la Germania e la Polonia sono i più esposti, insieme ai paesi vicini come Estonia e Lettonia. Il commercio con Ucraina e Russia ammonta a 10,5 miliardi di euro di esportazioni e 8 miliardi di euro di importazioni, ha affermato Wojciechowski.

Quali gli interventi urgenti possibili? “In questa situazione, si potrebbero adottare due misure: l’aiuto all’ammasso privato (PSA) e la riserva di crisi”, ha affermato il commissario polacco. Il PSA è una forma di intervento dell’UE che mira a riequilibrare un mercato perturbato riducendo l’eccesso di offerta a breve termine: è consentito dal diritto dell’UE per alcuni settori come lo zucchero bianco e i prodotti lattiero-caseari, ma deve essere valutato e approvato dalla Commissione se supera un limite specificato.

La riserva di crisi è stata introdotta dalla politica agricola comune (PAC) del 2013 e può essere utilizzata per finanziare misure eccezionali per contrastare le perturbazioni del mercato che interessano la produzione o la distribuzione: il fondo non è mai stato utilizzato finora, che sia questo il momenti giusto?