Ucraina: la vodka di Chernobyl lancia due bevande premium a sostegno dei rifugiati

In Ucraina l'azienda che produce l'Atomic vodka, la vodka di Chernobyl, ha deciso di lanciare 2 bevande premium i cui proventi andranno a sostegno dei rifugiati.

Ucraina: la vodka di Chernobyl lancia due bevande premium a sostegno dei rifugiati

Forse non tutti sanno che in Ucraina esiste un’azienda che utilizza il grano intorno a Chernobyl per produrre la vodka Atomic. Ebbene: adesso l’azienda della vodka di Chernobyl ha deciso di lanciare sul mercato due bevande premium i cui proventi andranno a sostegno dei rifugiati ucraini.

Prima un po’ di background. Tutto inizia con gli scienziati che decisero di studiare le colture coltivate nella zona di esclusione di Chernobyl. I ricercatori misero in piedi un esperimento singolare: utilizzare parte del grano avanzato e della frutta leggermente radioattiva coltivata nei frutteti all’interno o vicino alla zona di esclusione contaminata che circonda la centrale nucleare di Chernobyl per creare dei distillati che non fossero più radioattivi.

La ricerca ebbe così tanto successo che venne creata un’impresa sociale che produceva e vendeva l’Atomik vodka. I profitti vennero all’epoca destinati ad aiutare le comunità maggiormente in difficoltà che vivono intorno a quella zona.

vodka atomic

Ma adesso, con le truppe russe che occupano le terre utilizzate per creare quella vodka, ecco che l’azienda ha deciso di lanciare una nuova provocazione: ha ideato due bevande premium i cui profitti, questa volta, andranno a beneficio dei rifugiati ucraini.

Kyrylo Lorychenskyi, ricercatore e membro del team di Atomik, ha spiegato che il loro progetto ha permesso alle persone che abitavano nei terreni contaminati di riuscire a vendere i propri prodotti. Solo che adesso l’intera regione in cui vengono raccolte le materie prime usate per la produzione della loro vodka è in mano ai russi.

Inoltre il passaggio dei mezzi militari russi sta contribuendo a sollevare maggiormente la polvere radioattiva nella zona di solito attentamente controllata intorno alla centrale, provocando dei picchi nei livelli di radiazioni registrate.

Per quanto riguarda la vodka, l’azienda sta ancora cercando di produrre la sua Apple Spirit (42% ABV). A questa si aggiunge adesso la Pear Spirit (42% ABV) e la Plum Spirit (52% ABV).

atomic vodka

[Crediti Foto | Screenshot dal sito di Atomic Vodka]