Ucraina: McDonald’s cede alla pressione e chiude 850 locali in Russia

McDonald's ha finalmente deciso di cessare le operazioni in Russia, rimaste attive nonostante l'invasione dell'Ucraina, e chiude 850 locali.

Ucraina: McDonald’s cede alla pressione e chiude 850 locali in Russia

McDonald’s ha, infine, ceduto alle pressioni provenienti dai social media, dove dilagava l’hashtag #BoycottMcDonalds, e alle richieste del Common Retirement Fund, uno dei più grandi fondi pensionistici degli Stati Uniti; e ha annunciato la chiusura (temporanea) di 850 dei suoi punti vendita in Russia, finora rimasti operativi nonostante l’invasione dell’Ucraina.

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Come abbiamo accennato, si potrebbe immaginare che questo gesto di solidarietà sia stato spinto dal coro di voci crescente che sui social media chiedeva il boicottaggio della società, o dalla lettera che il fiduciario del fondo sopracitato, Thomas DiNapoli, aveva indirizzato al CEO di McDonald’s Chris Kempczinski invitandolo a rivedere la propria decisione di continuare le operazioni in suolo russo, pena l’affrontare “seri e crescenti rischi legali, operativi, relativi ai diritti umani e al personale, e di reputazione”. La notizia è stata riportata dall’agenzia Bloomberg, citando l’Associated Press.