UK: il fornitore di polli di Tesco accusato dagli ambientalisti di aver inquinato il fiume Wye con liquami di pollame

In UK gli ambientalisti hanno accusato il fornitore di polli di Tesco di aver inquinato il fiume Wye con i liquami di pollame e chiedono che paghi per provvedere alla bonifica.

UK: il fornitore di polli di Tesco accusato dagli ambientalisti di aver inquinato il fiume Wye con liquami di pollame

Andiamo in UK perché qui gli ambientalisti sono furiosi con Tesco. Uno dei principali fornitori di pollo di Tesco, l’Avara Foods, è stata accusata di aver inquinato il fiume Wye a causa dei liquami di pollame sversati nel fiume e chiedono che l’azienda paghi la bonifica del fiume.

Uk, Tesco e i liquami di pollame nel fiume

polli

Il Wye è un fiume che scorre dal Galles centrale fino all’estuario del Severn. Di recente il fiume è stato colpito da un aumento anomale delle fioriture algali e pare che questo fenomeno in parte sia stato causato proprio dagli allevamenti di pollame. Questi ultimi, infatti, emettono più letame di quanto il terreno possa assorbire, provocando un aumento del fosforo nei corsi d’acqua e conseguente proliferazione della fioritura algale.

Proprio l’Avara Foods, che rifornisce di polli la catena di supermercati Tesco, è responsabile di 16 milioni di polli allevati nel bacino del Wye (in totale nel bacino sono allevati 20 milioni di polli, di cui 16 appartengono solo all’Avara Foods). Di recente l’azienda ha annunciato l’implementazione di un piano che promette, entro il 2025, di non contribuire più all’eccesso di fosfati nel fiume Wye.

Tuttavia gli ambientalisti affermano che questa promessa non sia affatto sufficiente. Solamente lo scorso mese, uno dei co-proprietari di Avara, il colosso statunitense Cargill, ha perso una causa in tribunale negli Stati Uniti: è stato ritenuto responsabile dell’inquinamento del fiume Illinois proprio con letame di pollame.

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Negli USA le aziende hanno tempo fino a metà marzo per riuscire a raggiungere un accordo con lo stato dell’Oklahoma su come porre rimedio all’inquinamento del fiume. E uno degli effetti di tale inquinamento è stata proprio la proliferazione algale.

Secondo gli attivisti inglesi, la sentenza del tribunale statunitense costituisce un importante precedente e pertanto Avara dovrà ora pagare per ripulire il fiume Wye dai suoi liquami. Richard Tyler dei Save the Wye ha sottolineato che è ora che Avara si impegni a pagare per il ripristino urgente del Wye. Il principio di “chi inquina paga” dovrebbe essere applicato qui come è successo in America.

Avara ha provato a giustificarsi sostenendo che sono i suoi produttori di polli e non l’azienda stessa a sversare il letame nella terra e che l’eccesso di fosfati nel Wye deriva anche da altri produttori e utenti del bacino, non solo da loro.

Avara ha anche dichiarato di aver ridotto del 27% i fosfati nel mangime per pollami a partire dal 2016. Solo che avendo nel contempo ampliato notevolmente la produzione di polli, tale beneficio è andato perso. Per gli scienziati l’unica soluzione possibile sarebbe quella di ridurre il numero totale di volatili nel bacino, ma per Avara questo è impensabile in quanto c’è una continua richiesta di caren da parte del consumatore: se loro non la producessero, ecco che verrebbe importata.

E intanto il fiume continua a essere inquinato.