Umami ad Andria: il ristorante stellato chiude

A distanza di 9 anni dalla sua inaugurazione, il ristorante stellato Umami di Andria, in Puglia, chiude i battenti.

Umami ad Andria: il ristorante stellato chiude

A distanza di 9 anni dalla sua inaugurazione, il ristorante stellato Umami di Andria, in Puglia, chiude i battenti. Se ne parlava già da tempo, tanto è vero che il locale non è più aperto al pubblico da qualche mese ormai.

Il motivo principale che ha portato a questa chiusura l’incompatibilità con i proprietari del locale. “Dopo quasi 9 anni dalla sua inaugurazione del febbraio 2011, il ristorante UMAMI chiude la sua sede storica che tanto ha dato in termini di lustro alla città di Andria grazie al riconoscimento della Stella Michelin ricevuta nel 2013 e ancora rinnovata. – si legge sulla pagina Facebook ufficiale del ristorante – Ringraziamo tutte le persone che hanno condiviso questa lunga esperienza, in particolare tutti i clienti che hanno avuto fiducia nel nostro progetto di sviluppo in questo territorio della cultura dell’eccellenza gastronomica. Auspichiamo che questo patrimonio non vada disperso e che siano sempre più numerosi i giovani pronti a scommettere sul futuro di un settore che potrà ancora fare tanto per la nostra terra. Noi, da parte nostra, confidiamo di ripartire con ancora più slancio in altre sedi più accoglienti”.

Lo chef stellato Felice Sgarra, i fratelli e la sua brigata sono già pronti per sbarcare su altri lidi, ma per il momento è ancora tutto “top secret”.

“Penso all’amore per il mio territorio e a quanto ancora può esprimere in termini di accoglienza nel campo dell’alta ristorazione – dichiara Felice Sgarra a Andrialive.it -. Voglio ripartire con basi solide: i miei fratelli. Ho le idee chiare su cosa offrire ai clienti, quelli fidelizzati e coloro che presto potranno diventarlo; esperienze enogastronomiche impareggiabili e sostanziali. Non perderemo di mira la grandezza di questa immensa terra scolpita tra collina e mare con i suoi meravigliosi “frutti”. Sono carico, motivato, appassionato e soprattutto fortunato: sono pugliese!”