Un Gelato per la pace: il gusto anguria per sostenere la vita a Gaza

Comprare un gelato (o una granita) all'anguria, il 19 luglio, significa aiutare Medici Senza Frontiere a Gaza. L'offerta è libera e l'elenco delle gelaterie aderenti, diffuse su tutta Italia, è a portata di mano.

Un Gelato per la pace: il gusto anguria per sostenere la vita a Gaza

Bianca, rossa, verde e nera: l’anguria condivide i colori della bandiera palestinese e per questo, negli anni, è diventata un quieto ma potente simbolo di resistenza, comparendo sempre più spesso in manifesti, murales e contenuti digitali.

Da qui l’idea di “Un Gelato per la Pace”, iniziativa che il 19 luglio riunirà moltissime gelaterie sul territorio nazionale che prepareranno un gusto speciale proprio all’anguria, e devolveranno il ricavato a Medici Senza Frontiere.

“Un Gelato per la Pace”: come funziona l’iniziativa

un gelato per la pace

Ideatore di tutto è un grande maestro della gelateria artigianale italiana, Gianfrancesco Cutelli della gelateria De’Coltelli di Pisa, che non è nuovo a progetti del genere. Già nel 2022 infatti, “Un gelato per l’Ucraina” raccolse 25 mila euro poi donati ad Emergency, e oggi la categoria si mobilita di nuovo, con l’obiettivo di creare una rete ampia, diffusa, coesa. Un gesto collettivo per dire che il lavoro artigiano può anche essere strumento di impegno civile.

“Non vogliamo fare politica, vogliamo fare la nostra parte. Le guerre sono una sconfitta per tutti!” – dichiara Cutelli – “Questo è un gesto civile, un atto di coscienza collettiva per chi oggi ha perso tutto e ha urgente bisogno di cure, cibo e dignità”.

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Gli artigiani aderenti potranno declinare il frutto simbolo della resistenza palestinese secondo la propria disponibilità e creatività, in gelato o granita, l’importante è ovviamente il messaggio e il sostegno a MSF, a cui verrà devoluto il ricavato dell’operazione, secondo i quali l’urgenza è massima.

“La popolazione a Gaza sta lottando per la sopravvivenza contro violenza, fame, sete e mancanza di cure. Quei pochissimi aiuti che entrano non sono neanche lontanamente sufficienti a coprire i bisogni di quasi 2 milioni di persone.”

Prosegue la ONLUS: “i bombardamenti continuano di giorno e di notte su tutta la Striscia, persino durante la distribuzione di cibo. Nell’ospedale Nasser i pazienti feriti sono così tanti che il personale medico ha iniziato a donare il proprio sangue in mancanza di scorte. Nella clinica a Gaza City assistiamo circa 400 pazienti al giorno, tra cui sempre più bambini, donne incinte e in allattamento gravemente malnutriti. I nostri team si trovano a dover fare una scelta per ammettere solo i pazienti più urgenti perché le scorte non bastano per tutti. Non c’è più tempo!”

Per coordinare l’iniziativa è stato attivato il portale ufficiale: www.ungelatoperlapace.it dove, attraverso la compilazione di un modulo dedicato, le gelaterie potranno aderire all’iniziativa e chiunque consultare la mappa aggiornata delle attività che partecipano, trovando tutte le informazioni utili per poter dare il proprio contributo.