Unesco: le vigne urbane vogliono diventare Patrimonio dell’Umanità

Con il progetto Urban Vineyard Association (capofila il Vigneto Reale di Villa Regina, a Torino), si vogliono candidare a Patrimonio Unesco i vigneti urbani.

Unesco: le vigne urbane vogliono diventare Patrimonio dell’Umanità

E stata presenta in conferenza stampa la terza edizione della “Vendemmia a Torino” che si terrà dal 12 al 20 ottobre, nell’ambito della quale si candideranno le vigne urbane a Patrimonio dell’Unesco.

Per chi non lo sapesse, le vigne urbane sono piccole oasi all’interno di aree urbane in cui viene coltivata la vite: un esempio è il Vigneto Reale, che sorge all’interno di Villa della Regina a Torino, le storiche vigne di inizio Seicento recuperato una quindicina di anni fa.

Ed è proprio Villa Regina la capofila del progetto  Urban Vineyard Association, di cui fanno parte Clos Montmartre di Parigi, i vigneti della Laguna di Venezia e quelli del progetto Senarum Vinea di Siena.

“Si tratta di vigneti straordinari per la loro storia e la collocazioni, legati a palazzi ricchi di storia” dice   Roberto Cerrato, direttore dell’Associazione per il Patrimonio Vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato.

Sognando di diventare Patrimonio Unesco, Villa Regina già dal 2014 ha siglato un gemellaggio con il “Clos Montmartre”, vigneto urbano di Parigi. I due più importanti e storici vigneti urbani d’Europa cooperano oggi per la promozione della viticoltura urbana, per creare nuovi percorsi eno-gastronomici perchè “le città sono sempre state più agricole di quanto si possa immaginare”

[fonte: Ansa]