Usa, arsenico nei cibi per bambini: produttori in tribunale

Negli Stati Uniti 80 cause legali contro aziende che usavano metalli pesanti e arsenico negli alimenti per l'infanzia.

Oltre 80 cause intentate contro aziende citate in un rapporto del Congresso USA  sui livelli altamente pericolosi di arsenico e altri elementi tossici negli alimenti per l’infanzia. Il rapporto, richiesto dai legislatori federali nel novembre 2019, aveva esaminato quattro metalli pesanti tossici: arsenico inorganico, piombo, cadmio e mercurio. La Food and Drug Administration e l’Organizzazione Mondiale della Sanità li hanno dichiarati pericolosi per la salute umana, in particolare per neonati e bambini, che sono i più vulnerabili ai loro effetti neurotossici. Anche bassi livelli di esposizione possono causare danni gravi e spesso irreversibili allo sviluppo del cervello.

Da documenti interni e test effettuati per l’occasione da alcuni dei più grandi produttori di alimenti per l’infanzia negli Stati Uniti, sia biologici sia convenzionali, l’arsenico era presente negli alimenti per l’infanzia realizzati da tutte le aziende che hanno risposto alla richiesta del Congresso: Beech-Nut, Earth’s Best Organic, HappyBABY, Happy Family Organics, Gerber, Parent’s Choice, Plum Organics e Sprout Organic Foods. Di conseguenza, sono state avviate davanti a vari tribunali decine di cause legali, circa ottanta in tutto: le pretese di risarcimento si basano sull’assunto che le aziende vendevano consapevolmente alimenti in cui erano presenti metalli pesanti, senza renderlo noto. Alcune delle cause legali vedono gruppi di genitori sostenere che le tossine trovate negli alimenti per bambini hanno portato allo sviluppo di disturbi dello spettro autistico (ASD) nei loro figli.

A giugno 2021, The Beech-Nut Nutrition Co. ha avviato un richiamo di alcuni dei suoi cereali di riso per neonati a causa di livelli eccessivi di arsenico. E ora la società smetterà del tutto di vendere cereali per neonati, dicendo che potrebbe non essere in grado di rispettare costantemente le linee guida in futuro.

[Fonte: Foodsatetynews]