Un ex dipendente di uno Starbucks del New Jersey, negli Usa, è stato arrestato con l’accusa di aver sputato nel caffè della polizia. Il ventunenne, secondo le accuse, avrebbe volutamente sputato dentro le bevande destinate alle forze di polizia, “creando una situazione di potenziale pericolo sanitario”, così come scrive un comunicato della polizia di Park Ridge.
Un comportamento che sarebbe stato premeditato, visto che le forze dell’ordine frequentavano spesso il locale: il dipendente è stato dunque oggetto di indagini che – dice ancora il comunicato della polizia – hanno confermato i sospetti. L’episodio in questione risalirebbe intorno al 25 maggio, ma le forze dell’ordine hanno reso noto l’accaduto soltanto ora. Il capo della polizia di Park Ridge, Joseph Madden, ha ringraziato la direzione della caffetteria Starbucks in questione per la collaborazione ricevuta e ha sottolineato che l’incidente sembra essere un caso isolato, che coinvolgerebbe quell’unico dipendente arrestato.
Starbucks ha definito il comportamento “riprovevole” e ha affermato che la società ha indagato rapidamente dopo aver appreso delle accuse, sottolineando che il soggetto accusato non è più un dipendente di Starbucks.
“Ci siamo scusati con il dipartimento di polizia di Park Ridge. Vogliamo che tutti coloro che entrano nei nostri negozi ricevano un’esperienza positiva e quando ciò non accade, ci muoviamo rapidamente per affrontarlo e ritenerci responsabili”, ha detto un portavoce di Starbucks commentando l’accaduto.
Chissà ora se il giovane che ha commesso questa sciocca bravata farà come il ragazzo bolognese che ha proiettato in piazza una pellicola pornografica e che è riuscito a pagarsi la multa grazie a una raccolta fondi online.
[Fonte: CNN]