USA: le aziende di food delivery non tutelano le donne molestate dai rider

Dagli USA arriva la denuncia: le aziende di food delivery non tutelano le donne quando vengono molestate dai rider.

USA: le aziende di food delivery non tutelano le donne molestate dai rider

A lanciare l’allarme negli USA sono alcune donne che hanno dichiarato a Insider di essere non solo state molestate dai rider, ma anche che le aziende di food delivery hanno ignorato le loro richieste di aiuto.

Una donna ha spiegato di aver ordinato una consegna di cibo a domicilio. Erano le 2 del mattino quando è scesa in pantofole e accappatoio per ritirare il cibo. Dopo aver preso l’ordine, proprio mentre stava chiudendo la porta, ecco che il rider ha bloccato la porta col piede. L’uomo è entrato, ha insistito affinché l’abbracciasse e poi ha cominciato a palpeggiarla.

A quel punto l’uomo ha detto di volerla “scopare” e mentre la donna si allontanava, lui ha iniziato a masturbarsi, eiaculando poi sul pavimento. Poi l’uomo è scappato via, lasciandola sola e spaventata. Ma non è finita qui perché il giorno dopo il fattorino le ha mandato un sms dicendole di non dire a nessuno cosa fosse successo.

La donna, però, ha subito chiamato l’azienda di food delivery, Seamless, denunciando l’incidente. Ma con suo disappunto, ecco che il servizio clienti le ha detto in maniera sprezzante che loro non potevano aiutarla in quanto non era stata colpa del loro rider, ma di un rider del ristorante. La donna ha sottolineato come l’azienda si sia lavata le mani della faccenda, ribadendo che quando si dimenticano di metterti il ketchup nell’ordine, sono subito pronti a rimborsarti con un credito di 5 dollari, ma quando vieni aggredita sessualmente ecco che magicamente non è più un loro problema.

La donna in questione non si è fermata qui e ha deciso di denunciare l’accaduto alla polizia. Dopo mesi di indagini, ecco che il rider è stato arrestato. Altre quattro donne hanno poi rivelato ad Insider di essere state vittime di atti del genere.

donna triste

Una ha spiegato di essere stata aggredita sessualmente da un rider di Grubhub, mentre altre tre sono state molestate dopo aver ordinato da DoorDash. Gli incidenti sono avvenuti a New York, nell’Illinois e in Texas nel periodo che va da febbraio 2020 a ottobre 2021. Le accuse vanno da messaggi e chiamate inquietanti, fino a carezze e tocchi indesiderati.

Una ragazza di New York ha rivelato che quando un rider di DoorDash le ha consegnato l’ordine, ha poi cercato di impedirle di chiudere la porta, costringendola a uscire. Anche lei ha subito sporto denuncia, ma DoorDash si è rifiutato di rimborsarle l’ordine. Solo che poi il padre ha chiamato inveendo contro di loro ed ecco che il servizio clienti ha provveduto a scusarsi.

Una donna di Chicago, invece, ha rivelato che un rider di DoorDash che le aveva consegnato un ordine, l’aveva poi richiamata al telefono emettendo rumori pornografici. Anche lei ha presentato un reclamo a DoorDash, ma di nuovo nulla di fatto: l’azienda di food delivery ha deciso di chiudere il caso perché il rider in questione aveva negato l’accaduto.

La cosa che fa arrabbiare è che i rappresentanti di Seamless (che fa parte di Grubhub) e di DoorDash continuano a sostenere di rispettare politiche rigorose contro le molestie sessuali. Si limitano a dire che prendono queste accuse sul serio, che hanno tolleranza zero verso le molestie, ma poi all’atto pratico ignorano o sminuiscono le donne che denunciano fatti simili (oppure scaricano la colpa su altri).