Usa, l’università di Yale vieta agli studenti di mangiare al ristorante, anche all’esterno

La prestigiosa università Usa di Yale vieta agli studenti che risiedono nel campus di andare nei negozi della vicina New Haven e di mangiare nei ristoranti, anche nei tavoli all'esterno.

Usa, l’università di Yale vieta agli studenti di mangiare al ristorante, anche all’esterno

La prestigiosa Yale University ha vietato ai suoi studenti di mangiare nei ristoranti locali, anche all’aperto, per il prossimo semestre primaverile, nonostante gli scienziati affermino che i giovani sono il gruppo a più basso rischio di gravi effetti collaterali di COVID. L’università, una delle otto private che negli Usa formano la mitica Ivy League, ha il 58% degli studenti che vivono in alloggi all’interno del campus: l’annuncio è stato dato oggi martedì 4 gennaio via mail.

Agli studenti è stato detto di tornare al campus tra il 14 gennaio e il 4 febbraio: devono mettersi in quarantena fino ai risultati di un test COVID-19. Gli studenti non possono visitare le attività commerciali di New Haven o mangiare nei ristoranti locali, anche nei dehors. Il pranzo è da asporto fino a quando le condizioni di salute pubblica non migliorano. Yale ha programmato di riprendere le lezioni in presenza il 7 febbraio, dopo due settimane di istruzione a distanza.

Yale università

L’annuncio è arrivato dopo che un professore di medicina della Johns Hopkins University, Marty Makary, ha criticato le università d’élite americane, comprese quelle della Ivy League, per politiche COVID “antiscientifiche e crudeli” che ignorano quanto poco rischio il virus rappresenti effettivamente per gli studenti universitari, a fronte dei danni notevoli alla stabilità psichica dei giovani.