USA: per il segretario dell’agricoltura ridurre la carne non eviterà il riscaldamento globale

Secondo il segretario all'Agricoltura, in USA non serve ridurre il consumo di carne per evitare il riscaldamento globale.

USA: per il segretario dell’agricoltura ridurre la carne non eviterà il riscaldamento globale

Negli USA il segretario all’Agricoltura Thomas Vilsack ha le idee chiare: per ridurre il riscaldamento globale non serve mangiare meno carne o produrne di meno, basta solamente rendere la produzione più sostenibile.

Quindi gli americani possono continuare a mangiare tranquillamente la carne: secondo Vilsack non è “questione di mangiare di più o di meno o di produrre di più o di meno”, ma solamente di come rendere più efficiente la produzione di bestiame e ridurre la quantità di metano prodotta dagli animali da fattoria.

bistecca di vitello spennellata e con un rametto di romsarino

È questo quanto riferito dal segretario al Guardian durante il vertice COP26 di Glasgow. I ruminanti, come i bovini e gli ovini, producono sia metano che letame. Il gas serra ha un effetto riscaldante circa 80 volte maggiore rispetto all’anidride carbonica, ma si decompone anche prima.

La carne rappresenta circa il 60% della produzione di gas serra nel settore dell’agricoltura che, a sua volta, è anche uno dei settori a più alta produzione di anidride carbonica a livello mondiale.

Secondo Vilsack se si riesce a ridurre il metano prodotto dal bestiame del 30%, tramite l’uso di additivi alimentari o mangimi diversi o se riesci a trasformare il metano in biogas, prendendo il letame e usandolo come biocarburante, ecco che allora automaticamente la produzione di carne diventa più sostenibile. Alla luce di tali fatti il segretario non ritiene necessario ridurre il consumo di carne per raggiungere tale obiettivo (esattamente il contrario di quanto sostengono scienziati e attivisti ecologici, inclusi i ricercatori di Oxford).

Vilsack ha poi aggiunto che per poter dare da mangiare a 9 miliardi di persone ci sia bisogno di proteine vegetali, animali e di pesce. Inoltre negli Stati Uniti stanno finanziando dei progetti relativi a nuove tecnologie e metodi di coltivazioni che ridurrebbero il metano.