In occasione del Veganuary, la piattaforma di food delivery Deliveroo ha calcolato il risparmio in termini di carbon footprint generato dal consumo di burger veg nell’ultimo anno di consegne a domicilio. Oddio, detta così sembra un filo semplicistico, ma è indubbio che una delle componenti di successo degli hamburger di “carne non carne” (al di la di quella che vale la pena di definire con grande onestà una moda), è anche un apparente maggiore rispetto dell’ambiente, con una riduzione – almeno sulla carta – delle emissioni.
170.000 kg di CO₂eq in meno, secondo Deliveroo, arrivano solo dagli ordini ricevuti in hamburger veg anziché di carne, che sono aumentati dell’82%. Cosa significhi per l’ambiente, non è dato saperlo con precisione, ma di certo male non fa. Deliveroo in realtà ci prova, spiegando che un hamburger realizzato con proteine vegetali è in grado di far generare un risparmio in termini di emissioni di CO₂eq fino al 90% in meno rispetto ad un tradizionale burger di carne.

Ma le considerazioni da fare sull’argomento sono comunque molteplici, ed è inutile negare la complessità della questione. La verità è che quando si tratta del dibattito carne sì- carne no, ci piacerebbe avere molti più strumenti, e più dettagliati, per fare la scelta giusta. Perché a noi, alla fine, le mode piacciono fino a un certo punto.