Quella che doveva essere una semplice, comoda pizzata per festeggiare un compleanno si è trasformata in una crisi ipoglicemica con svenimento. Ci stiamo riferendo a quanto capitato a una sfortunata coppia di fidanzati in quel di Viareggio: l’idea della coppia, come appena accennato, era quella di passare una tranquilla serata in pizzeria; ma una volta giunti all’interno del locale per loro è cominciato un digiuno destinato a protrarsi per diverse ore. Il tempo passa, i camerieri volano da un tavolo all’altro, la fiumana di clienti non accenna a esaurirsi – del cibo, tuttavia, neanche l’ombra. Le chiacchiere tra i due si diradano, l’entusiasmo si raffredda, il capo prende a girare: la ragazza comincia a manifestare i segni del digiuno, impallidisce, si sente sempre più prossima allo svenire.

Lui, comprensibilmente spaventato, si alza e si dirige verso la cucina: spiega la situazione, chiede un poco di pane per la sua fidanzata, ma in quella dimensione così frenetica non c’è tempo per operazioni umanitarie. “Qui non può stare che intralcia il mio lavoro” lo apostrofa un cameriere. “E il pane l’abbiamo finito”. Il ragazzo torna al tavolo, sconfitto; lei sempre più indebolita. Il tempo continua a passare, lo stomaco è sempre più vuoto: una manciata di minuti e la ragazza accusa un mancamento. Il fidanzato la porta fuori per farle prendere una boccata d’aria, ma non basta: è necessario l’intervento del personale medico.
L’intera vicenda è arrivata all’attenzione di Federconsumatori, che con l’ausilio dell’avvocato Giorgio Paolini sta raccogliendo prove per una protesta formale. Dall’associazione, nel frattempo, si dicono basiti per il trattamento riservato alla coppia.