Viareggio, usavano una pizzeria come base per lo spaccio: stroncato un hub della camorra

La pizzeria Spaccanapoli di Viareggio nascondeva in realtà una base della camorra per il traffico e la distribuzione all'ingrosso di droga.

Viareggio, usavano una pizzeria come base per lo spaccio: stroncato un hub della camorra

La pizzeria Spaccanapoli di Viareggio nascondeva in realtà una base della camorra per il traffico e la distribuzione all’ingrosso di droga: stando a quanto è trapelato dai rapporti redatti dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Lucca, che di fatto hanno scoperto e stroncato l’hub in questione dopo una serie di indagini che ha occupato un intero anno, all’interno della pizzeria venivano regolarmente confezionate ingenti partite di cocaina e altre sostanze stupefacenti acquistate da altri clan a Napoli.

carabinieri

La droga veniva distribuita a una rete di fidati mediatori che, a loro volta, si occupavano di smerciarla in maniera capillare ai singoli pusher sulla strada. Gli agenti delle Fiamme Gialle si sono invece occupati di seguire il filone del riciclaggio del denaro attraverso l’analisi di conti bancari e patrimoniali: dalle ispezioni dei militari è emerso che i pregiudicati avevano acquistato – tra vari altri beni – uno storico stabilimento balneare di Viareggio che, nel corso del tempo, era diventato un luogo d’incontro per gli affari criminali della camorra in questa zona della Toscana.

L’operazione ha portato a decine di perquisizioni e 14 misure cautelari: a capo dell’intero hub camorrista c’era il clan capeggiato da Vincenzo Saetta, già noto alle forze dell’ordine dopo essere stato condannato definitivamente per il reato di usura aggravato dal metodo mafioso. Ciononostante, secondo quanto appreso dal personale in divisa, Saetta aveva continuato le sue attività e curava personalmente gli affari e gli incontri “mascherati” dalla pizzeria o dallo stabilimento balneare.