Vicenza: chef denuncia uno stipendio da 200 euro al mese, ma il titolare lo smentisce

Uno chef ha tentato di denunciare uno stipendio decisamente sottopagato, ma il titolare del ristorante l'ha smentito mostrando le buste paga.

Vicenza: chef denuncia uno stipendio da 200 euro al mese, ma il titolare lo smentisce

Ottanta ore di lavoro alla settimana per uno stipendio di appena 100 o 200 euro al mese: questi i numeri presentati da Yuri Zaupa, chef che ha voluto denunciare il trattamento apparentemente subito presso un ristorante di Corredo Vicentino, piccolo comune in provincia di Vicenza. Attenzione, però – la parola chiave è proprio “apparentemente”: pare infatti che il suo stesso ex titolare (e proprietario del ristorante in questione), il signor Federico Vencato, abbia deciso di rivolgersi a un legale e di smentire ufficialmente le accuse formulate da Zaupa.

Vencato, com’è giusto che sia, non ha lasciato nulla al caso, e brandendo le buste paga del suo ormai ex dipendente si è rivolto al suo avvocato per sporgere querela nei confronti dello chef, sostenendo di aver avviato “una attività, che gli è costata un grosso investimento di denaro e lavoro” e di aver “sempre adempiuto correttamente ai propri oneri giuslavoristi”. Come appena accennato il ristoratore non ha esitato a mostrare al suo legale e agli ispettori delle forze dell’ordine le buste paga di Yuri Zaupa, che di fatto attestano come quest’ultimo abbia “ricevuto correttamente ogni mensilità, con compensi tutti superiori ai mille euro, in ottemperanza di quanto previsto dal suo regolare contratto di lavoro”.

L’avvocato Stefano Grolla, per di più, ha negato che Zaupa abbia mai lavorato 80 ore a settimana, e sottolineato che il contratto non prevedeva “un ammontare di 16 ore bensì di 24”. Nonostante si tratti innegabilmente “di dati documentali e non interpretabili”, un dubbio rimane: se Zaupa veniva effettivamente pagato quanto dovuto e lavorava il tempo previsto dal contratto, per qualche motivo avrebbe deciso di sostenere il contrario?