Vinitaly: FIVI chiede di rimandare al 2021 il salone del vino

L'aggravarsi della situazione sanitaria ha spinto la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) a chiedere un ulteriore slittamento di Vinitaly, addirittura al 2021.

Vinitaly: FIVI chiede di rimandare al 2021 il salone del vino

La 54esima edizione di Vinitaly doveva svolgersi dal 19 al 22 aprile, poi il 3 marzo scorso – alla luce dell’emergenza coronavirus – si è deciso di spostarla al 14-17 giugno. Tuttavia l’aggravarsi della situazione sanitaria ha spinto la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) a chiedere un ulteriore slittamento, addirittura al 2021.

Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ha chiesto a Verona Fiere lo slittamento al 2021 di Vinitaly. La richiesta, presentata il 10 marzo durante il confronto tra Verona Fiere e i Presidenti di filiera, arriva per l’effettiva difficoltà delle cantine a conduzione familiare di essere fisicamente presenti nelle nuove date di giugno, periodo in cui il lavoro in vigna è tanto, ma anche per la situazione di emergenza che coinvolge in questo momento non solo il nostro Paese, ma anche altri Stati europei e del resto del mondo.

“Ci siamo confrontati internamente sulla questione di un Vinitaly a giugno – dichiara Matilde Poggi – e la maggioranza dei 220 vignaioli che avevano già dato adesione alla fiera si è detta favorevole ad uno slittamento al 2021. FIVI è stata l’unica associazione tra le presenti al confronto con Verona Fiere che ha presentato questa posizione. Se, nonostante la nostra richiesta, Vinitaly 2020 verrà confermato, ci riserviamo di avviare un confronto con Verona Fiere per valutare a fine emergenza i termini di una nostra eventuale partecipazione”.