Vino, approvato un fondo per i danni provocati dalla flavescenza dorata

È stata approvata la creazione di un fondo per tamponare i danni provocati dalla flavescenza dorata nel mondo del vino.

Vino, approvato un fondo per i danni provocati dalla flavescenza dorata

Combattere i temutissimi riflessi dorati con dell’oro, in parole povere. Un po’ confusi? Ci stiamo riferendo al fatto che, presso il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, è stata di recente approvata l’istituzione di un fondo di risarcimento per i danni provocati dalla flavescenza dorata, paventato flagello del mondo del vino. Stando a quanto riportato da Federvini, infatti, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato in via formale un emendamento a firma dell’onorevole Stefano Vaccari del Partito Democratico che, come appena accennato, spiana la strada per la creazione di una risorsa economica accessibile al fine di sostituire, tramite il rimpiazzo o in alternativa il reimpianto, di piante di vita estirpate in vigneti colpiti dalla malattia epidemica in questione.

Flavescenza dorata: ma di che si tratta?

vigneto

Stando a quanto lasciato trapelare le risorse economiche concesse tramite l’emendamento di cui sopra ammontano a un totale complessivo di 1,5 milioni di euro per il 2023 e altri 2 milioni per l’anno ancora successivo – una mole minore, come riporta dolorosamente Federvini, rispetto a quanto previsto dalla proposta originaria di emendamento.

Tradizionalmente sottoposta alla quarantena, la lotta alla flavescenza dorata sul territorio nazionale è di fatto regolata da misure piuttosto stringenti che prevedono, una volta accertata la presenza della stessa, l’eliminazione delle piante infette e un monitoraggio accurato negli anni a venire. I danni, economici e non solo, possono passare da una inconvenienza relativamente grave a perdite decisamente ingenti in base al grado di diffusione della malattia.

Luoghi comuni sul vino: come rispondere uscendone da esperti (anche senza capirci nulla) Luoghi comuni sul vino: come rispondere uscendone da esperti (anche senza capirci nulla)

Malattia che, è importante specificarlo, si origine grazie all’azione di un parassita in grado di insediarsi all’interno dei tessuti della vite bloccandone la linfa e determinando dunque uno squilibrio delle attività fisiologiche della pianta. Grandi paroloni importanti e complicati, ma a onore del vero gli effetti e i sintomi della flavescenza dorata sono davvero facili da individuare: sono primariamente riscontrabili sulle foglie, che tendono a prendere una colorazione giallo dorata, ma anche sui tralci e sui grappoli, e sono osservabili in piena estate; con i primi riflessi che tendono ad apparire durante il mese di luglio per poi peggiorare progressivamente fino alla metà di settembre.

La malattia è naturalmente in grado di colpire anche i grappoli (anche perché dove starebbero, altrimenti, i tanto temuti danni economici al settore del vino?) e manifestarsi con una varietà di sintomi, come l’appassimento degli stessi o la cascola degli acini al momento della maturazione. È importante notare, infine, che le piante colpite raramente muoiono a causa della malattia: il graduale deperimento della vegetazione, che naturalmente influisce sulla produzione, rende tuttavia necessario intervenire quanto prima per eliminare le piante infette.